Pescara. Il tesoriere dell’associazione ‘Luca Coscioni’, Marco Cappato, ha inviato una lettera aperta al sindaco di Pescara Carlo Masci, per chiedere di interrompere “la violazione in atto dei diritti civili e politici nella sua città”: a Pescara, infatti, dopo oltre due mesi dall’inizio della campagna di raccolta firme per la proposta di legge ‘Liberi Subito’ dell’Associazione Luca Coscioni sul suicidio medicalmente assistito e a tre settimane dalla scadenza del 29 maggio, non sarebbe ancora stato possibile ottenere un regolare permesso per tenere un tavolo di raccolta firme. Campagna in stato avanzato di realizzazione in regioni come Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, e già conclusa con il raggiungimento delle firme necessarie in Veneto.
Alla richiesta di occupazione di suolo pubblico necessaria per l’organizzazione dei banchetti, inoltrata lo scorso 12 marzo dal coordinatore regionale della campagna ‘Liberi Subito’, Riccardo Varveri, il Comune di Pescara ha risposto con la richiesta di 31 euro di diritti di istruttoria, specificando inoltre che il provvedimento finale sarebbe stato predisposto entro 30 giorni, tempistica incompatibile con l’organizzazione della campagna.
“La richiesta di soldi – come spiegato da Cappato nella lettera – è abusiva perché sia la risoluzione 56/E del 18/07/2018 dell’Agenzia delle Entrate che la legge 549/1995 escludono il pagamento di tasse per l’esercizio dei diritti democratici”.