Pescara. Erano circa le 3 della notte dell’8 maggio, quando, nel corso dell’abituale servizio di controllo del territorio, delle pattuglie della squadra volante hanno ricevuto segnalazione di un’aggressione in corso a un tassista presso i parcheggi antistanti la stazione ferroviaria. Giunti in loco, gli agenti hanno bloccato due uomini che stavano tentando di allontanarsi a piedi.
A pochi metri di distanza, gli intervenuti hanno visto il tassista con il volto sanguinante, che chiedeva loro aiuto indicando la sua vettura, lì vicino. A quanto accertato, i due aggressori si sarebbero intrufolati all’interno del taxi nei pressi della stazione, ordinando ripetutamente al conducente di accompagnarli in zona Rancitelli. Avrebbero anche specificato che non era loro intenzione pagare la corsa, come peraltro già verificatosi in passato: il tassista li ha infatti riconosciuti come clienti abituali.
Al rifiuto del conducente, uno dei due uomini, un 36enne italiano, lo avrebbe colpito violentemente al capo con alcuni pugni, causandogli delle lesioni, mentre l’altro, un 49enne, tratteneva la vittima da dietro.
L’aggressione è stata notata da un passante che ha immediatamente informato il 113, fornendo una dettagliata descrizione dei due aggressori, che cercavano di darsi alla fuga, e ha soccorso la vittima.
Gli agenti hanno quindi proceduto all’arresto dei due uomini per tentata estorsione aggravata e per le lesioni procurare al tassista. Espletate le formalità di rito, i soggetti sono stati condotti presso la locale casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.