Navelli. Organizzata dalla cooperativa ‘Realize’, si è tenuta ieri, nell’aula consiliare del comune di Navelli, la tavola rotonda ‘Futuro e sostenibilità, soluzioni di sviluppo e popolamento’ sulle opportunità di sviluppo sostenibile e ripopolamento delle aree interne.
Un dibattito molto partecipato animato dal Sindaco di Navelli, Paolo Federico, dal Vicepresidente della Giunta Regionale Manuele Imprudente, dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, dall’avvocato Carla Mannetti, dal ceo di ‘Aterno Gas & Power’ Mauro Scopano e dal presidente di ‘Realize’ Federico Congiu.
Tanti i temi toccati e gli spunti di riflessione per agire non solo sul ripopolamento delle aree interne ma anche sull’incentivo a restare per coloro che già hanno scelto di viverci.
“Abbiamo raccolto una serie di informazioni su quello che potrebbero essere gli aspetti futuri di questi centri – ha dichiarato il Sindaco di Navelli – pensando a una defiscalizzazione, alla creazione di nuovi servizi o comunque al mantenimento di servizi come le scuole, la sanità, la sicurezza.
Dobbiamo lavorare su questi piccoli centri, ora, seguendo una logica turistica, in una prospettiva di sviluppo. Un turismo che non sia solo italiano ma anche straniero, lento, che va alla ricerca della natura e del ben vivere”.
“Serve un’assunzione di impegno da parte di tutti, – ha dichiarato il consigliere Pierpaolo Pietrucci – bisogna invertire il parametro. Se il parametro resta quello numerico della popolazione in base al quale si garantiscono i servizi, non c’è chance: tutti i nostri piccoli comuni andranno incontro ad un lento inesorabile spopolamento. Per operare un cambiamento così importante, c’è bisogno di una vera e propria rivoluzione a livello legislativo, di un impegno da parte di tutti, altrimenti ogni misura che facciamo non ha senso. Pochi abitanti, oggi, significano meno servizi, disagio crescente, spopolamento. L’inversione di tendenza – ha aggiunto Pietrucci – è necessaria non solo per le aree interne abruzzesi ma per i piccoli comuni di tutto l’Appennino: affinché non si spopoli, l’argomento deve diventare prioritario nell’agenda politica nazionale.”
“È stato rimarcato – ha dichiarato l’avv. Carla Mannetti – che bisogna consolidare i servizi. Mobilità e trasporti sono servizi essenziali. Se ne parla da anni ma siamo andati avanti solo a livello teorico; nascono le unioni di comuni ma dalle parole non si riesce ad arrivare ai fatti. Siamo portati spesso a lamentarci e a riportare una problematica a cui, però, non segue una risposta da parte dei territori.
Manca la pianificazione, essenziale per poi andare a programmare e realizzare. Si potrebbe partire da un piano della mobilità legato alle strategie delle aree interne che, però, prevederebbe una vasta aggregazione di comuni, oppure partire dai c.d. piani intercomunali di mobilità, per poi andarne a pianificare l’attività. Il tema del trasporto pubblico locale è, comunque, di competenza regionale. Quindi la regione che pianifica il trasporto pubblico locale e che di recente ha rivisto tutto il piano dei trasporti potrebbe declinare una parte delle somme, cospicue, alla realizzazione di questi piani.
In questi anni, a livello nazionale, si sono fatti tagli pesanti. L’aggregazione dei piccoli comuni potrebbe essere una risposta, creando forme di trasporto circolare che si vanno poi ad unire nelle vie principali. L’appello che lancio – conclude Mannetti – è di adoperarsi con i comuni limitrofi per pianificare un piano di mobilità che ricomprenda anche le ciclabili e la mobilità pedonale”.
“In questo tavolo – ha dichiarato Mauro Scopano – rappresento il mondo dell’imprenditoria e penso che le problematiche sviscerate in tema di spopolamento delle aree interne non debbano essere vissute come una negatività. Dobbiamo essere bravi a capire tutte le potenzialità di questi territori e a lavorare come politica, come imprenditori, come cittadini affinché si inverta il trend dello spopolamento. Ovviamente, la politica deve comprendere che sul territorio si deve investire. Non si può, infatti, pensare di raccogliere risultati senza prima aver investito”.
“Oggi – ha dichiarato il vicepresidente della giunta regionale Imprudente – sono finalmente disponibili le risorse della ‘Strategia delle aree interne’, ci sono le opportunità legate al Pnrr, al terremoto, all’agricoltura. Su quest’ultimo punto c’è da sottolineare che il comparto agricolo non incide soltanto sulla vita degli agricoltori e delle loro famiglie, ma sostiene la società nel suo insieme, fornendo prodotti essenziali e fungendo da colonna portante delle comunità rurali. L’agricoltura rappresenta certamente un argine allo spopolamento e all’abbandono dei territori ma, per poter svolgere questo ruolo, è necessario che sia sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale. I nostri sforzi sono finalizzati a realizzare uno sviluppo sostenibile delle aree interne, di qualità e inclusivo, che passi proprio dalla centralità del comparto agricolo per contrastare lo spopolamento e dare, soprattutto ai giovani, opportunità concrete di fare impresa. Gli interventi dell’assessorato regionale stanno favorendo processi di ammodernamento, di riconversione, di adeguamento delle strutture produttive, di internazionalizzazione delle eccellenze agroalimentari. A tal proposito i primi sette bandi del Complemento per lo sviluppo rurale (CSR), programma che prosegue il precedente PSR (Piano di sviluppo rurale), per un ammontare di circa 26 milioni di euro, sono già stati pubblicati a dicembre e c’è stato già il via libera al cronoprogramma con bandi per quasi 165 milioni di euro da qui a un anno. L’elemento importante – ha concluso Imprudente – è puntare non solo a far restare chi abita nelle aree interne ma anche generare opportunità di lavoro che devono per forza essere legate alle attitudini del nostro territorio per esaltarne le tipicità che sono quelle che ci rendono appetibili. Solo così riusciremo ad e a costruire una ricchezza di prospettiva. È chiaro che, al contempo, dobbiamo essere in grado anche di aggregare comuni, aumentare i servizi, garantire la banda larga, incrementare la mobilità e consentire un’alta qualità della vita percepibile anche dal turismo”.
“Ringrazio tutti i convenuti– ha infine dichiarato Federico Congiu – per aver accolto il nostro invito. Con la nostra cooperativa di giovani stiamo realizzando una serie di incontri col territorio sulla tematica dei fondi europei. Abbiamo scelto di partire dal comune di Navelli ma continueremo a spostarci nell’aquilano, mettendo a disposizione le nostre competenze per contribuire alla crescita delle aree interne”.