Fossacesia. Non solo il calcio ma anche il Giro d’Italia scalda il cuore degli italiani e viene seguito – seppure con diverse sfumature d’interesse – da quasi due terzi della popolazione, soprattutto la fascia più alto spendente e con più tempo libero a disposizione dei 55-74enni.
Emerge dalla ricerca Confcommercio-Swg presentata a Fossacesia, in occasione del convegno “Turisti ciclisti: la mobilità dolce nell’esperienza dei viaggiatori italiani” organizzato da Confcommercio in collaborazione con Isnart, Gal Costa dei Trabocchi e il patrocinio di Enit a due giorni dalla partenza del Giro d’Italia. Significativo è il rapporto “fisico” che si realizza tra l’interesse per manifestazione e quello per il suo itinerario, dove i luoghi diventano protagonisti turistici.
Per 17 milioni di italiani che hanno visto il Giro almeno una volta, quando è passato dalla loro città, ce ne sono altri 4,6 milioni che si sono recati appositamente dove sapevano che sarebbe transitato, oltre a 3,3 milioni che ricordano l’esperienza del passaggio della “carovana rosa” in un luogo in cui si trovavano in vacanza. La metà dei connazionali dichiara inoltre che vorrebbe assistere dal vivo a una tappa e, di questi, 6,3 milioni collegano questa esperienza con quella di conoscere un posto nuovo. E passare dalle ipotesi alla concretezza è, in questo caso, tutt’altro che improbabile, dato che circa il 30% degli intervistati – che vale oltre 12 milioni – ha già visitato, in passato, una località conosciuta grazie alle notizie sul Giro d’Italia, soprattutto quelle di partenza e arrivo di tappa, ma anche i luoghi delle “eroiche” scalate a due ruote in montagna. Senza contare dunque l’incredibile effetto mediatico sull’immagine all’estero della nostra penisola, che porta interesse e flussi di visitatori, questa manifestazione sportiva si rivela così, oltre ogni aspettativa, un potente driver di turismo interno.