Silvi. La città di Silvi canta vittoria, per avere ottenuto finanziamenti mai visti prima. 15 milioni di euro e più, distribuiti in diversi settori della geografia comunale: si va dalle opere pubbliche all’istruzione e allo sport, dal welfare alla cultura, dall’urbanistica alla digitalizzazione.
“Le risorse sono principalmente legate a investimenti per la realizzazione di opere pubbliche” – spiega il vice sindaco uscente Fabrizio Valloscura, con incarico di coordinamento dei fondi PNRR, per il conseguimento degli obiettivi, adoperandosi per SILVI come città capofila.
Il Villaggio del fanciullo, il secondo lotto della strada pedonale sull’arenile, il sottopasso carrabile tra via della Repubblica e la SS16, la riqualificazione degli immobili dell’edilizia sociale; sono i primi risultati del Programma Innovativo Nazionale sulla Qualità dell’Abitare (PINQuA), finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.
Ha continuato il sindaco – “Un grande traguardo per la nostra città, sono orgoglioso dell’operato della mia giunta, che è riuscita ad assicurare lo sviluppo e l’innalzamento della qualità della vita che purtroppo i silvaroli sognavano da troppi anni”.
Ma il lavoro di questa amministrazione, non si è fermato qui, è andato ben oltre; grazie alla sinergia tra tecnici del comune, amministrazione uscente ed enti preposti, sono stati richiesti altri fondi e finanziati altri progetti di riqualificazione urbana, tra cui: il rifacimento di tutti i marciapiedi (il primo Lotto dovrebbe partire entro la fine del 2023); l’abbattimento e la ricostruzione delle case popolari di Pianacce; la riqualificazione urbana con l’aggiunta anche di attrezzature sportive, per piazza indipendenza sempre a Pianacce; Le aree di sgambettamento cani, realizzate a nord e a sud della città; gli orti sociali.
“Altro fiore all’occhiello di questa amministrazione è la scuola di formazione di Pianacce” – ha detto l’assessore VALLOSCURA – “siamo riusciti a realizzare e completare un’opera ferma dal 2006, sempre senza toccare i fondi comunali” – Ha concluso Scordella – “Dobbiamo anche considerare che questo sforzo si aggiunge alla gestione di tanti altri progetti già partiti, o di nuovi progetti per i quali si sono recuperate ulteriori risorse attraverso altre linee di finanziamento non legate al Pnrr».