Chieti. Partenza dall’Abruzzo il 6 maggio, la discesa verso sud e poi la risalita fino all’arrivo a Roma il 28. Ecco le tappe dell’edizione numero 106 del Giro d’Italia: 49 salite per un totale di 51.300 metri di dislivello, sette gli arrivi in vetta (Lago Laceno, Campo Imperatore, Crans Montana, Monte Bondone, Val di Zoldo, Tre Cime, Monte Lussari) mentre 8 saranno le frazioni adatte ai velocisti; 70.6 km a cronometro, quasi il triplo rispetto a quelli dello scorso anno, che potrebbero definire la classifica.
1/A TAPPA L’edizione numero 106 della Corsa Rosa prende il via in riva all’Adriatico, in Abruzzo. La Costa dei Trabocchi Tudor ITT è il nome ufficiale della prima tappa a cronometro da Fossacesia Marina ad Ortona per 19, 6 km.
Una prova contro il tempo in gran parte pianeggiante ma che nel finale regala anche il primo GPM del Giro 2023. 2/a TAPPA: TERAMO – SAN SALVO (202 KM) Dopo la crono inaugurale da sud a nord, il Giro prosegue in senso inverso. Partenza da Teramo per una delle 6 tappe che superano i 200 km di questa edizione.
Prima chance per i velocisti con il traguardo posto a San Salvo, che esordisce come sede d’arrivo al Giro dopo esser stata per due volte città di partenza. Si alternano tratti costieri a brevi incursioni dell’entroterra abruzzese.
Due i GPM di giornata, entrambi di 4ª categoria: Silvi Paese e Ripa Teatina, paese natale della famiglia del pugile Rocky Marciano. 3/a TAPPA: VASTO – MELFI (213 KM) Si parte da Vasto e si scende in Puglia, per arrivare poi in Basilicata, a Melfi dove il Giro d’Italia torna a distanza di quasi 30 anni.
Frazione spaccata in due. I primi 170 km di corsa sono sostanzialmente pianeggianti ma poi mutano bruscamente una volta giunti ai Monti del Vulture, nell’Appenino Lucano. 4/a TAPPA: VENOSA – LAGO LACENO (175 KM) L’arrivo a Lago Laceno viene riproposto dalla quarta tappa con partenza da Venosa, prima frazione realmente impegnativa di questo Giro.
Due GPM di 2/a categoria nella provincia di Potenza anticipano la salita finale: Passo delle Crocelle e il Valico di Monte Carruozzo. 5/a TAPPA: ATRIPALDA – SALERNO (171 KM) Partenza da Atripalda e arrivo a Salerno, dove il Giro torna a distanza di 28 anni dall’ultima volta (1995, 9/a tappa vittoria di Rolf Sorensen).
Una tappa ricca di sali e scendi ma non troppo impegnativa. 6/a TAPPA: NAPOLI – NAPOLI (162 KM) Per il secondo anno consecutivo, Napoli torna protagonista come sede di arrivo e stavolta anche di partenza con un percorso che gira intorno al Vesuvio. Il Valico di Chiunzi è subito poco dopo la partenza, seguito da Picco Sant’Angelo e la discesa verso Sorrento. Lungo tratto in piano per arrivare a Napoli sul lungomare Caracciolo dove l’anno scorso vinse Thomas De Gendt. 7/a TAPPA: CAPUA – GRAN SASSO D’ITALIA (CAMPO IMPERATORE) (218 KM) Il primo vero arrivo in salita del Giro 2023. Frazione molto esigente.
Dopo i primi 90 km inizia la salita verso Roccaraso, GPM di 2/a categoria. Lunga discesa fino al traguardo volante di Bussi sul Tirino, nella provincia di Pescara, dove la strada torna a salire. Ascesa finale divisa in due Gran Premi della Montagna. Il primo è quello di Calascio, 13.5 km al 6% di pendenza media. Ai -26 km dall’arrivo inizia la strada verso Campo Imperatore, ma solo gli ultimi 4000 metri sono realmente impegnativi con un tratto al 13% e una pendenza media che non scende mai sotto l’8%.
Nel 2018 Simon Yates trionfò in maglia rosa mentre nel 1999 Marco Pantani arrivò in cima da solo sfilando il simbolo del primato a Laurent Jalabert. 8/a TAPPA: TERNI – FOSSOMBRONE (207 KM) Un’altra frazione divisa praticamente in due.
I primi 150 km dopo la partenza da Terni sono poco impegnativi. La situazione muta drasticamente una volta entrati nei 60 km finali, quasi interamente in circuito, contraddistinti da una serie di 3 salite in rapida successione. 9/a TAPPA: SAVIGNANO SUL RUBICONE – CESENA (35 KM, CRONOMETRO INDIVIDUALE) Cronometro totalmente pianeggiante che anticipa il primo giorno di riposo. Strade ampie, pochissime curve e un irrisorio tratto in pavè una volta entrati a Cesena.
Gli ultimi 1900 metri sono completamente dritti, un lungo rettilineo fino al traguardo posto al Technogym Village. 10/a TAPPA: SCANDIANO – VIAREGGIO (196 KM) Tappa mossa che attraversa l’appennino toscoemiliano e arriva a Viareggio in riva al mare. Erano 41 anni che il Giro non prevedeva un arrivo a Viareggio. L’ultima volta nella Perla del Tirreno, nel 1982, vinse Beppe Saronni. 11/a TAPPA: CAMAIORE – TORTONA (219 KM) Tappa più lunga del Giro che attraversa 5 province e tre regioni partendo da Camaiore, in Toscana, passando per la Liguria e arrivando a Tortona, in Piemonte. 12/a TAPPA: BRA – RIVOLI (179 KM) Si parte da Bra e per i primi 50 km si attraversa strade collinari con l’unica salita che porta a Pedaggera segnalata come GPM.
Segue poi un lungo tratto pianeggiante che porta da Alba al primo passaggio sotto lo striscione del traguardo di Rivoli.
Lì inizia un circuito finale di 54 km con la salita verso Colle Braida (circa 10 km al 7% di pendenza media e
punte al 12%). Dallo scollinamento mancheranno 28 km, la maggior parte dei quali in discesa. Ultimi 3 km
totalmente pianeggianti fino all’arrivo a Rivoli. 13/a TAPPA: BORGOFRANCO D’IVREA –