E’ avvenuto sabato sera, nella Residenza Maria Ferrari, frazione ad est dell’Aquila, con oltre cento partecipanti alla raccolta fondi e che hanno potuto godere delle ottime pietanze preparate dalle suore.
Spiega la madre generale suor Mirella Del Vecchio, “abbiamo dal 1987 missioni in Filippine, e dal 2004 in Indonesia dove, a Brai Muaumere, un territorio molto povero, dove si sopravvive essenzialmente con il riso, coltivato anche nei terreni della nostra missione. Siamo ora impegnate a realizzare una scuola, fondamentale per i bambini e bambine dei villaggi. L’attuale struttura è troppo piccola e in Indonesia non è possibile fare lezione all’aperto, nel cortile o sulla strada, durante la lunga stagione delle piogge. La raccolta fondi di questa serata ci avvicina all’obiettivo. Ringraziamo di cuore tutti i partecipanti, e gli Usi civili sempre pronti a darci una mano, rendendo anche più piacevole e divertente la serata con l’esibizione musicale”.
Commenta Fernando Galletti, presidente dell’Asbuc: “Felici ed orgogliosi di avere dato il nostro contributo, del resto l’Asbuc non ha mai fatto mancare il pieno sostegno ad iniziative di questo tenore, di cui c’è grande bisogno, soprattutto in tempi di guerre, egoismo, indifferenza ed incertezze. Una cena che ha avuto il buon sapore della solidarietà, con il concreto aiuto dall’Abruzzo sarà destinato all’altra parte del pianeta, a favore di bambini e bambini poveri, per la realizzazione di una scuola. A suggello, il valore dell’amicizia, nel segno della musica che unisce i popoli e le culture, con il gemellaggio con la banda di Pinzoli, sempre graditissima ospite”.
Ad aver preso parte alla cena, la parrocchia, la Vas, la Pro loco e gli alpini di Paganica, il comitato Pro castello e il comitato Pro santuario Madonna d’ Appari
Al termine della serata è stato letto il messaggio di ringraziamento di suor Lamatuka, madre superiora della missione in Indonesia: Ringraziamo tutte le consorelle che stanno in Italia, e nella comunità di san Gregorio, don Domenico e tutti i fedeli di San Gregorio, gli usi civici e il signor Galletti e i suoi collaboratori. Grazie per la generosità e vi assicuriamo sempre nelle nostre preghiere”