Pescara. Interpellanza dell’onorevole del Partito Democratico Luciano D’alfonso al Ministro per la pubblica amministrazione. “Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro per la Pubblica amministrazione”, scrive l’onorevole D’Alfonso.
Al Ministro per la Pubblica Amministrazione – per sapere – premesso che:
il Comune di Pescara, in data 11 novembre 2020, ha bandito un concorso per la copertura di un
posto da dirigente tecnico a tempo indeterminato e, nel settembre 2022, ha dato avvio alla
procedura di reclutamento con la nomina di una Commissione di autorevoli esperti di indiscutibile
esperienza e competenza;
nel corso dei primi mesi del 2023, hanno partecipato alla selezione 57 concorrenti, dei quali solo 6
hanno superato le prove scritte e di questi, a seguito della prova orale, nessuno è risultato idoneo a
ricoprire il ruolo di Dirigente Tecnico;
peraltro, risulta che erano presenti e non hanno superato le prove nemmeno i due Dirigenti dell’Ente
assunti a tempo determinato con incarico fiduciario ex art.110 del TUEL, dei quali uno attualmente è
già a capo proprio della struttura organizzativa dei lavori pubblici dell’Ente comunale;
secondo quanto appreso dall’interrogante, poi, pare anche che il Componente della Commissione
esperto in lingua inglese abbia svolto l’attività selettiva senza averne il titolo giuridico, perché l’atto
formale di nomina sarebbe stato adottato dopo l’espletamento dell’incarico;
L’esito lascia quantomeno sconcertati, se si considera che un concorso bandito è una risorsa per la
Pubblica Amministrazione e per la comunità di riferimento ed è da tutti condivisa, soprattutto negli
ultimi tempi in cui la dotazione di personale è diminuita in maniera consistente con un evidente
sotto-dimensionamento delle qualifiche professionali più specializzate, l’urgente necessità di dotare
la PA di figure numericamente e professionalmente adeguate;
nel Comune di Pescara, già dal 2020, data di pubblicazione del bando, si era sentita la necessità di
ricoprire quel posto. Poi, forse anche a causa della pandemia, tutto è slittato nel 2023, ma il
meccanismo messo in atto non è stato in grado di assicurare al Comune il candidato più adatto a
ricoprire il ruolo atteso. Quanto tempo e quante risorse ancora ci vorranno per riorganizzare tutto da
capo!
Viene spontaneo chiedersi, poi, come sia potuto accadere che non sia riuscito a superare il concorso
nemmeno chi già da tempo ha svolto e sta svolgendo quelle mansioni proprie del posto per il quale
era stato bandito il concorso;
certamente, come risulta dal bando, le nozioni richieste ai candidati riguardavano un numero
esagerato di materie, senza alcuna distinzione del livello delle conoscenze richieste e dell’ambito di
Numero di parole: 646 su 800 competenza;
è pur vero che l’art. 97 della Costituzione esige, per assicurare imparzialità, che il reclutamento del
personale della P.A. avvenga tramite pubblico concorso, ma non ne definisce in senso univoco il
contenuto e la portata, riconoscendo la non omogeneità del rapporto di impiego che caratterizza il
lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione;
anche la procedura seguita e relativa alla nomina di un componente della commissione, l’esperto di
lingua inglese, desta non poche perplessità, dal momento che un comportamento corretto sarebbe
stato quello di conferire l’incarico con atto tipico prima che venisse espletato e non viceversa -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti, se la procedura concorsuale seguita dal
Comune di Pescara possa ritenersi corretta, se e quale provvedimento dovrebbe assumere il
Comune di Pescara nei confronti dei due dirigenti a capo di due Uffici dell’Ente, privi di
legittimazione concorsuale, per non aver superato la prova prevista dall’ordinamento.
Questo ha fatto quantomeno sorgere il serio dubbio che la fiducia nei loro confronti sia stata mal riposta;
Se il Ministro, per quanto di sua competenza, intenda attivarsi e quali iniziative intenda assumere,
nel rispetto dell’art.97 della Costituzione, per fare in modo che si possano innovare le procedure
concorsuali e che queste si possano basare, di volta in volta, sulla verifica di competenze relative al
profilo professionale specifico e, soprattutto per le figure dirigenziali, si possa verificare la capacità
di orientamento ai risultati, di gestione del tempo, di orientamento strategico, magari riservando ad
un momento successivo all’individuazione dei più competenti in tali ambiti il completamento della
loro formazione”.