Vasto. “Ancora una volta pungolato il sindaco Menna mostra evidenti segnali di amnesia, perché esponenti del Carroccio a quel sit-in sui miasmi a Punta Penna erano presenti, ma forse il Primo cittadino, impegnato a lanciare la sua campagna elettorale per le regionali, aveva occhi per tutt’altro. E forse proprio in questo trovano radici le continue accuse alla Regione che oggi, invece, è impegnata ad agire per iniziativa propria per verificare attraverso l’Arta se vi siano rischi per la salute pubblica, mentre nei 5 anni di presidenza D’Alfonso, di assessorato Paolucci e del capo segreteria Menna ha latitato”, affermano in una nota i gruppi consiliare e direttivo Lega Vasto.
“E visto che la situazione è così contingente da aver mosso, secondo la filippica di Menna, il Comune ad agire pare quantomeno superficiale”, continuano, “non essere informato delle mosse dell’Arta ed appaiono questi sì senza cognizione di causa la sparuta chiamata alle armi dei sinistri e il successivo previsto incontro in Comune. L’Arta accelererà un iter che avrebbe comunque portato il Nose nell’area di Punta Penna entro l’estate, ma il sindaco di Vasto, che a suo dire è fortemente interessato alla questione, forse lo ignorava. Una iniziativa portata avanti proprio da quella Regione a trazione centrodestra di cui la Lega fa parte”.
“E se lo stesso Menna, come da noi già riportato, sottolinea come le rilevazioni dell’Arta diano continuamente esito negativo sui parametri di tossicità, quali sono le ragioni che si nascondono dietro questo improvviso risveglio attenzionale, dopo l’ospedale, verso la questione se non quella di una campagna elettorale volta a lasciare lo scranno sindacale della sua ‘amata’ Vasto per provare ad accasarsi all’Emiciclo?”, si domandano i gruppi Lega Vasto.
“Tanta è la foga di questa rincorsa”, aggiungono, “che Menna ha fatto finta di non vedere neppure la mano tesa dalla Lega Vasto, che ha molto di costruttivo rispetto ai verba pronunciati ai quattro venti da Menna & C., pronta a sostenere in sede consiliare eventuali iniziative dal noleggio o acquisto di centraline fino all’affidamento in consulenza di misurazioni continue, facilmente realizzabili vista la salute dei conti dell’Ente secondo quanto il Primo cittadino va affermando”.
“Perché la Lega e i suoi rappresentanti a qualunque livello, caro Menna, sono impegnati a perseguire il bene della propria comunità e se necessario cercano di raggiungere l’obiettivo anche pungolando con forza chi quel bene dovrebbe avere come obiettivo primario e non lo scranno regionale. Fare a scaricabarile, caro Menna, non vuol dire, come lei adduce, ignorare del tutto il problema, significa, e lo dicono i dizionari, tentare di addossare le proprie responsabilità ad altri, una consuetudine tangibile da ben 17 anni nella nostra città”, concludono il gruppo consiliare Lega Vasto e il consiglio direttivo Lega Vasto.