L’agenzia di comunicazione istituzionale è stata invitata nella sede dell’Onu di Ginevra per discutere di buone pratiche e iniziative aziendali sul delicato tema dei diritti dell’uomo, con particolare riferimento all’Africa. L’incontro è avvenuto durante la 52esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani, che si è appena concluso al Palais des Nations di Ginevra.
Pomilio Blumm, da sempre sensibile al tema dei diritti umani, ha da poco realizzato la campagna di comunicazione internazionale sulla carta dei diritti fondamentali dell’uomo, dopo aver ricevuto l’incarico della Commissione Europea, Direttorato Generale della Giustizia (DG JUST). Per quanto riguarda il continente africano, sono numerosi i progetti che hanno visto l’agenzia protagonista, a cominciare da quelli creati per celebrare la partnership tra l’Unione Europea e l’Unione Africana, attraverso il dialogo interculturale e artistico, fino ad arrivare alle attività per la Delegazione dell’Unione Europea in Mozambico, nonché le iniziative culturali in Etiopia e Rwanda, e il recente incarico, sempre targato UE, ottenuto in Repubblica del Congo.
“La diffusione dei valori, l’informazione dei cittadini, la comunicazione su questi temi” ha sottolineato l’amministratore delegato di Pomilio Blumm, Massimo Pomilio, “sono i punti partenza del processo di affermazione dei diritti umani e, pur rappresentando la punta della piramide delle concrete azioni da intraprendere, ne sono una componente importante. In questo ci sentiamo investiti da una grande responsabilità”.
Impegno che l’agenzia svolge su più fronti, ad esempio attualmente si sta occupando dell’organizzazione dell’importante premio giornalistico “Lorenzo Natali” creato dalla Commissione Europea per celebrare l’ex commissario UE per lo sviluppo e instancabile difensore della libertà di espressione, della democrazia e dei diritti umani. Il premio mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni chiave dei partenariati internazionali e si rivolge a una platea mondiale. Il “Natali Prize”, uno dei più prestigiosi premi internazionali dedicati al giornalismo investigativo internazionale, vede infatti la partecipazione di giornalisti da oltre 170 paesi.
Lanciato per la prima volta dalla Commissione Europea nel 1992, il premio ha messo sotto i riflettori il coraggio e l’eccellenza dei reportage sullo sviluppo sostenibile e inclusivo. Dal 9 marzo fino al 28 aprile, i giornalisti che vogliono candidarsi potranno inviare il proprio reportage. Dopo un primo screening di cinque scuole di giornalismo internazionali, una prestigiosa giuria composta da firme di fama mondiale decreterà i vincitori.