L’Aquila. Con La Cantata di Bach BWV 27 Wer weiß, wie nahe mir mein Ende? “Chi sa quanto è vicina la mia fine?” il conservatorio di musica “A. Casella” dell’Aquila celebra il quattordicesimo anniversario del terremoto del 6 aprile 2009 ricordando tutte le vittime di quel sisma e delle altre calamità che sis ono verificate in questi anni nel nostro Paese.
L’appuntamento, inserito nel programma di commemorazioni organizzato dal Comune dell’Aquila, si terrà mercoledì alle 19.30 nella chiesa Santa Maria del Suffragio in piazza Duomo. Il concerto sarà eseguito dall’Orchestra e dal Coro del Conservatorio “A. Casella” diretti dal M° Guillaume Boulay e vuole essere un momento di riflessione attraverso la musica sulla caducità della vita, e quanto essa possa essere interrotta in un attimo e trovarci impreparati al momento del trapasso.
Il primo movimento, un corale dall’andamento altalenante e solenne, alterna brevi recitativi in un contesto per orchestra e coro; segue un recitativo secco per tenore e basso continuo, e un’aria per contralto, con oboe da caccia e organo obbligato, che dà il benvenuto alla morte. Il quarto movimento è ancora un recitativo per soprano e archi, seguito da un’aria per basso e archi in ritmo di sarabanda, qui l’augurio della “buona notte” sottolinea l’anelito di avvicinarsi al Signore. Chiude un magnifico corale a cinque voci (raro considerando che i corali sono quasi sempre a quattro voci), Welt ade! Ich bin dien Mude, in cui si dà l’addio al mondo pieno di rancore e vanità, e solo nel Signore si troverà il conforto, la pace e la serenità.
Proprio questo brano vuole essere una testimonianza in ricordo delle vittime del terremoto del 2009, e di tutte le vittime delle calamità e sciagure più recenti.