Sulmona. Sabato primo aprile, alle ore 15 e 30, davanti al cantiere Snam a Case Pente si terrà un sit-in di protesta per ribadire la contrarietà alla centrale di compressione Snam che, unitamente al metanodotto, rappresenta un enorme spreco di denaro a carico dei cittadini: sia che il suo costo venga caricato in bolletta e sia che venga finanziato attraverso il Pnrr, come intende fare il governo. Infatti, i soldi del Pnrr sono a debito e graveranno, oltre che sui nostri bilanci, anche su quelli dei nostri figli e nipoti.
Con l’approvazione di quest’opera del tutto inutile – perché la rete metanifera italiana è già sovradimensionata e i consumi di gas sono destinati a scendere sensibilmente – il governo italiano dimostra di essere completamente al servizio degli interessi economici della Snam e dell’ENI. L’opera è inutile anche per il cosiddetto hub del gas perché autorevoli studi dimostrano che entro il 2030 i consumi di metano in Europa diminuiranno di almeno il 40 per cento.
Mentre l’amministrazione comunale, a pochi giorni ormai dalla scadenza dei termini, continua a tentennare sulla presentazione del ricorso contro il metanodotto e mentre c’è chi, poco dignitosamente, si butta ai piedi della Snam per mendicare qualche briciola del succoso appalto da 2 miliardi e 400 milioni di euro che ingrasserà le casse della multinazionale, noi riteniamo che la partita sia ancora aperta e continueremo a batterci fino alla fine contro un’opera che rappresenta non solo un crimine economico ma anche un crimine contro l’ambiente e contro il nostro pianeta. Solo pochi giorni fa è stato pubblicato l’ultimo rapporto dell’ONU sui cambiamenti climatici. Il quadro che emerge è drammatico: siamo vicini al punto di non ritorno, se non vogliano precipitare nel baratro dobbiamo cominciare ad abbandonare da subito le fonti fossili e passare urgentemente alle fonti energetiche pulite e rinnovabili.
Il nostro territorio è diventato ormai terra di conquista di profittatori di ogni genere, nel campo dei rifiuti come in quello delle attività inquinanti ed altamente impattanti; mentre si allunga ogni giorno di più l’elenco delle spoliazioni : è notizia di questi giorni la chiusura dello sportello Bper, il ridimensionamento dell’Inps, la riduzione delle corse degli autobus per Roma, un servizio sanitario sempre più ridotto…. Di fronte a tutte queste aggressioni e umiliazioni la politica è assente o tutt’al più balbetta.
Siamo sempre convinti che sia compito dei cittadini battersi senza compromessi di sorta contro i prevaricatori e riteniamo indispensabile rilanciare la mobilitazione popolare per la difesa dei sacrosanti diritti della nostra città e del suo territorio.
Per questo invitiamo tutti a partecipare sabato al sit-in contro la centrale Snam a Case Pente.