L’Aquila. Nell’ottobre del 2021 le Organizzazioni Sindacali territoriali congiuntamente alla Rsu Kromoss posero all’Ispettorato Territoriale del Lavoro dell’Aquila un quesito sull’applicazione del contratto collettivo denominato Safi (Servizi ausiliari, fiduciari e integrati) ai lavoratori dipendenti della società VI.PE., impiegati all’interno dei processi produttivi dell’azienda metalmeccanica
Kromoss di Aielli.
Prima di interpellare l’Ispettorato, le Organizzazioni Sindacali territoriali e la Rsu ebbero un
incontro specifico con i rappresentati aziendali per chiedere che ai lavoratori VI.PE. venisse
applicato il Ccnl metalmeccanici, tenuto conto delle reali mansioni a cui erano adibiti e anche in
considerazione del fatto che fino al 7 agosto dello stesso anno, questi lavoratori avevano svolto
identiche mansioni con contratto a tempo determinato metalmeccanici, siglato con la Kromoss stessa.
Preso atto della convinzione della VI.PE., rispetto alla correttezza dell’applicazione del contratto
Safi, a tutela dei lavoratori coinvolti interessammo l’Ispettorato Territoriale del Lavoro per avere
chiarimenti sulla effettiva regolarità della situazione.
Nei giorni scorsi l’Ispettorato ha concluso gli accertamenti e ne ha reso noto l’esito.
Come sostenuto sin dall’inizio dal Sindacato, il contratto applicato dalla VI.PE. è risultato non
conforme alla reale attività svolta dai lavoratori e, sempre dalla lettera dell’Ispettorato, emergono le differenze retributive e contributive tra il contratto Safi e il Ccnl metalmeccanici che ora i
lavoratori potranno recuperare.
Fim e Fiom esprimono soddisfazione per l’affermazione del diritto all’applicazione del
contratto conforme alla prestazione lavorativa effettivamente resa.
Tuttavia rileviamo con sorpresa che oggi i lavoratori che già hanno subito il danno dell’applicazione di un contratto sbagliato, sono incomprensibilmente tenuti lontano dal posto di lavoro.
Fim e Fiom si attiveranno per approfondire la motivazione di questa situazione, pronti a
considerare tutte le soluzioni che possano contribuire a tutelare il reddito e l’occupazione di questi lavoratori che, loro malgrado, hanno subito ogni sorta di danno.
Nell’auspicio che questa vicenda possa essere di monito per coloro che sono alla ricerca di
scappatoie per sottopagare i lavoratori, Fim e Fiom territoriali continueranno a vigilare
sulla corretta applicazione di norme e contratti.