L’Aquila. “Con le audizioni di oggi si chiude un percorso portato avanti per tre sedute. Questo lavoro porterà a un corretto inquadramento sulla vicenda delle necessità alloggiative degli studenti universitari del capoluogo.
Le tre sedute della Commissione Vigilanza hanno posto sul tavolo le tematiche più delicate della vicenda, non da ultima quella relativa al riassorbimento delle unità lavorative addette al servizio di portierato; l’ ufficio di Presidenza, fornirà un resoconto organico della vicenda con un quadro d’insieme sugli obiettivi da raggiungere, sia nel medio ma soprattutto nel breve termine” Così il Presidente della Commissione Vigilanza Pietro Smargiassi, a margine della conclusione dei lavori sul tema della sede universitaria dell’Aquila.
Il Presidente ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto e ha poi continuato: “Le esigenze a cui era necessario dare risposte riguardavano, in primis, l’ottenimento di una proroga temporale all’utilizzo della caserma Campomizzi e la definizione di una soluzione alloggiativa temporanea nella fase di scadenza della concessione della caserma e di conclusione dei lavori di realizzazione della nuova casa dello studente. Utili in tal senso sono state le audizioni di ATER e di AMA, al fine di rendere il più agevole possibile per gli studenti le eventuali sistemazioni transitorie. Ultima, non per importanza ma solo per ordine di tempo, sarà la realizzazione della nuova casa dello studente, al fine di dare stabilità ed una dimora fissa a tutti gli universitari che scelgono l’ateneo aquilano.
Necessario e doveroso” conclude Smargiassi “fare un plauso a tutte le parti coinvolte, a partire dagli auditi, con un cenno particolare alle rappresentanze degli studenti che hanno portato sul tavolo della Commissione le problematiche che interessano questa realtà, con una maturità e una concretezza a dir poco ammirabile, fino ad arrivare a tutti i commissari che hanno lavorato insieme, mettendo da parte per un attimo i colori politici, in luogo del primario interesse di dare risposte alla popolazione studentesca”.