Sulmona. I lavoratori di Marelli avranno a partire dal primo aprile un incremento del +6,5%, pari a 110,95 euro mensili per la prima area professionale, 119,07 per la seconda e 146,13 per la terza.
Alle retribuzioni base si aggiungono le una tantum di 320 euro a marzo e di 200 euro a luglio.
Lo prevede l’accordo firmato da Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM e AqcfR per il passaggio della Marelli dal contratto specifico al contratto nazionale di lavoro. Quando ci sarà il definitivo passaggio al contratto nazionale di lavoro con l’entrata in vigore della relativa paga base, prevedibilmente più bassa – spiegano i sindacati – il differenziale sarà inserito strutturalmente nella voce salariale “elemento specifico di Marelli”. Con il passaggio al contratto nazionale saranno inoltre riconosciuti 200 euro annui in welfare aziendale.
È stato poi concordato il nuovo premio di risultato, con carattere sperimentale, in vigore fino al 31 dicembre 2024 salvo proroga tacita in assenza di rinegoziazione. L’importo massimo erogabile passa dallo 8,7% al 10,5% della paga base annua. Gli indicatori saranno per il 75% di stabilimento (costi variabili rapportati al valore delle vendite e qualità) e per il 25% di gruppo (utile lordo Marelli Italia). Il premio maturerà durante la cassa integrazione e il suo monitoraggio è affidato alle commissioni di fabbrica. Viene confermato l’incentivo di produttività. Il confronto proseguirà su orario di lavoro, giungere ad un accordo complessivo auspicabilmente i primi giorni di maggio.