Chieti. Sala del Consiglio provinciale di Chieti gremita, ieri, per la proiezione di “Invisibili”, il documentario diretto da Paolo Cassina che denuncia gli effetti avversi del vaccino anti Covid, con le voci e i volti di persone che ancora oggi portano addosso tali conseguenze.
La proiezione è stata preceduta, nelle scorse settimane, dal diniego all’utilizzo della sala del museo Barbella, che gli organizzatori avevano chiesto al Comune di Chieti. L’autorizzazione, dapprima concessa per l’11 febbraio, era stata poi revocata dal sindaco Diego Ferrara.
Ieri tutti occupati i posti in platea e sugli scranni, oltre cento le persone presenti. “Considero giusto dare a tutti la possibilità di esercitare la libertà di manifestazione del pensiero che è libertà di coscienza – ha detto Carla Di Biase, consigliere comunale di Chieti – Ringrazio il presidente della Provincia, Francesco Menna, che ha concesso la sala. È il girarsi dall’altra parte che rende alcune categorie ‘invisibili’. Io non sono contro i vaccini, ma il documentario ci dice che, una volta usciti dalla fase dell’emergenza, bisogna monitorare gli effetti di scelte veloci. Per garantire un altro diritto costituzionalmente garantito, quello alla salute”.
Prima della proiezione ha raccontato la sua esperienza di medico di medicina generale durante la pandemia il consigliere comunale Bruno Di Iorio. Per Serena Pompilio, anche lei consigliere comunale, “dopo tanto ostruzionismo la città ha avuto contezza di un’altra realtà dei fatti. Pur essendo io favorevole ai vaccini, credo fermamente si abbia il diritto di sentire un’altra voce su quello che è stato il periodo Covid. Il punto non è tanto il merito, ma il diritto di esprimere il proprio pensiero senza attività che ostacolino la libertà di ascoltare chi la pensa diversamente”. “Siamo pronti a riabilitare uno spazio di confronto che ci era stato interdetto durante la pandemia con un autoritarismo emergenziale che ha schiacciato la ragione e l’umanità – ha detto all’ANSA Domenico Liberati, dell’associazione Difesa Minori comitato nazionale – È un obiettivo importante aver ottenuto questa sala provinciale, un luogo istituzionale, cattedrale della democrazia”.