L’Aquila. Continua la mobilitazione contro il rischio chiusura dei Nuclei di cure primarie, strutture di base, quattro nel capoluogo, che riuniscono medici di famiglia con ambulatori aperti dalle 8 alle 20, e dove si può usufruire anche di personale infermieristico e di segreteria.
A un mese dalla dichiarazione dello stato di agitazione, e a seguito del sit-in della scorsa settimana davanti agli uffici della Asl, l’attenzione dei sindacati si sposta sulla regione “che deve motivare il rifiuto improvviso e ingiustificato a garantire il funzionamento e l’esistenza stessa dei Nuclei, peraltro con un atto amministrativo unilaterale non controfirmato dall’assessore alla Sanità”.
La mobilitazione è portata avanti da Francesco Marelli (segretario provinciale Cgil), Guido Iapadre (segretario provinciale Smi), Vito Albano (segretario provinciale Fimmg) e Raffaele Giorgi (segretario provinciale Snami). “Noi andremo avanti sino a quando non ci saranno le delibere pronte – spiegano i rappresentanti sindacali – il primo appuntamento sarà nella commissione Sanità di giovedì 16, alla quale parteciperà l’assessore Nicoletta Verì e spero che si esca con risoluzioni produttive che possano portare alle soluzuon della vertenza. Alla commissione parteciperemo con la presentazione delle firme raccolte con la petizione e con le nostre richieste”.
In quell’occasione, sarà ricevuta in Consiglio regionale una delegazione di medici, infermieri e rappresentanti sindacali. Venerdì scorso, all’indomani del sit-in davanti alla Asl, il segretario regionale della Fimmg Mauro Petrucci ha incontrato l’assessore Verì.
“Nell’arco del colloquio – si legge in una nota del sindacato – l’assessore si è dimostrato disponibile a trovare una soluzione e sono stati calendarizzati alcuni incontri. La Segreteria regionale Fimmg auspica un esito positivo della vertenza a tempi brevi”.