Pescara. Importanza della formazione di operatori sanitari e medici generici per la cura primaria dell’udito, maggiore attenzione al rapporto tra salute uditiva e sicurezza stradale, aggiornamento tecnologico e qualità acustica degli ambienti come fattori chiave per la qualità della vita delle persone.
Questi i temi chiave emersi dalla Maratona dell’Udito promossa da Udito Italia Onlus presso il Ministero della Salute, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Udito.
I temi sono stati trattati in quattro tavoli di lavoro che hanno coinvolto medici di medicina generale, specialisti, esperti, esponenti del terzo settore, istituzioni. La Giornata mondiale dell’udito 2023 ha l’obiettivo di evidenziare l’importanza di integrare la salute uditiva nell’ambito delle cure primarie, come componente essenziale della copertura sanitaria universale.
OMS, lancio del Manuale di Formazione per la cura “primaria” dell’udito per operatori sanitari e medici generici. In occasione della Giornata è stato presentato in anteprima il “Traning Manual, primary ear & hearing care”, Manuale di Formazione dell’OMS che ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione degli operatori sanitari di primo livello, a partire da medici di base, verso i bisogni delle persone con disabilità uditiva. I problemi dell’orecchio e dell’udito sono tra i problemi più comuni riscontrati nella comunità. Oltre il 60% di questi può essere identificato e affrontato a livello di cure primarie. L’integrazione dell’otorinolaringoiatria nei servizi di assistenza primaria è possibile attraverso la formazione e lo sviluppo di capacità a questo livello. Il tavolo di lavoro ha evidenziato come tale integrazione andrà a beneficio delle persone e aiuterà i Paesi a muoversi verso l’obiettivo della copertura sanitaria universale. Si è evidenziato come la formazione debba coinvolgere medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, ma anche le altre professionalità dell’area sanitaria. Nel corso dei lavori è stata presentata l’app HearWHOPro, messa a disposizione e validata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, riconosciuta dagli addetti ai lavori come un utile strumento a disposizione della medicina generale e dei pediatri per individuare situazioni potenzialmente problematiche da rinviare al medico specialista.
Sicurezza stradale. Il metodo attualmente vigente per accertare le capacità uditive in vista del rinnovo della patente è stato introdotto negli anni ’50, perciò è auspicabile introdurre una maggiore attenzione alla salute uditiva nel momento della guida. In questa direzione va anche la nuova campagna di comunicazione dedicata da Udito Italia Onlus, presentata nel corso della giornata, con lo slogan “Affidati al buon senso. Sentire bene per guidare meglio”.
Eligibilità e aggiornamento tecnologico. Ipoacusia e sordità interessano il 12% della popolazione, meritano pertanto maggiori attenzioni nell’agenda delle istituzioni per realizzare efficienze organizzative e di garanzia del trattamento più appropriato ampliando l’accesso alla tecnologia acustica.
Benessere acustico. Maggior confort acustico nelle scuole, aree di silenzio nelle città, rispetto delle normative per le discoteche e maggiore attenzione alla verifica acustica degli immobili residenziali per garantire ambienti confortevoli dal punto di vista del benessere uditivo. Quest le proposte emerse dal tavolo sul benessere uditivo che ha individuato come prioritarie le campagne di sensibilizzazione da introdurre delle scuole. Dietro questi temi lavorano istituzioni, imprese, associazioni ed enti di ricerca che pur concorrendo all’obiettivo comune di migliorare il benessere acustico delle persone spesso non hanno una comune piattaforma di confronto. Da qui l’idea di estendere il progetto di Udito Italia a coloro che studiano, curano, sensibilizzano, implementano e producono beni e servizi legati all’udito, al suono e al comfort acustico.
Il canto come strumento di sensibilizzazione. La giornata ha visto la partecipazione straordinaria di Katia Ricciarelli e Piero Mazzocchetti in qualità di Ambasciatori dell’Udito. I due artisti sono stati premiati per il loro ruolo nella sensibilizzazione sull’importanza dell’udito e hanno cantato per richiamare l’attenzione sull’importanza della diagnosi precoce delle problematiche dell’udito.
Al mondo una persona su 5 soffre di problemi di udito, circa 1,5 miliardi, una proporzione che entro il 2050, secondo l’OMS, salirà a uno su 4. A oggi 430 milioni di individui al mondo hanno bisogno di servizi di riabilitazione uditiva. In Italia sono 7,3 milioni le persone che soffrono di ipoacusia, ovvero il 12% della popolazione, con un aumento costante per via dell’invecchiamento della popolazione (+4,8% tra il 2012 e il 2018 secondo il Censis). Nel nostro Paese nel 2025 il numero di persone con un calo uditivo autodiagnosticato saranno 8 milioni, per salire fino a 11 milioni nel 2050. I dati dell’OMS sulle problematiche uditive evidenziano anche un problema per l’economia globale con costi di 980 miliardi di dollari all’anno che comprendono le spese del settore sanitario (escludendo i dispositivi acustici) e i costi sociali, come il supporto educativo e la perdita di produttività. Negli ultimi anni l’allarme maggiore riguarda la sempre crescente esposizione al rumore, soprattutto negli ambienti ricreativi. Ciò ha portato l’OMS a prevedere che oltre un miliardo di giovani nel mondo potrebbe essere a rischio di perdita dell’udito a causa di abitudini di ascolto non sicure. Da qui l’importanza di promuovere la cura dell’orecchio in modo capillare, soprattutto attraverso le cure primarie e la formazione dei medici di medicina generale. Diagnosi precoce, programmi educativi e tecnologie assistive sono armi fondamentali, tanto che l’Oms stima che il 50% dei casi di ipoacusia potrebbe essere prevenuto attraverso misure di sanità pubblica.
