L’Aquila. A poco meno di 24 ore dalla chiusura dei seggi delle primarie del Pd che hanno visto 1.098.623 alle urne per esprimere il proprio voto sulla futura guida del partito si iniziano ad analizzare i dati. Al livello nazionale Elly Schlein ha ottenuto 587.010 (53,75%) mentre Stefano Bonaccini 505.032 (46,25%). L’andamento dei congressi degli iscritti del Partito democratico, quindi, è stato ribaltato. Secondo i 151.530 democratici infatti a guidare il partito doveva essere Bonaccini che ha ottenuto 79.787 voti, pari al 52,87%, piazzandosi davanti alla Schlein ferma a 52.637 voti, pari al 34,88%, e staccando gli altri candidati Gianni Cuperlo (12.008 voti pari al 7,96%) e Paola De Micheli (6.475 voti, pari al 4,29%).
In Abruzzo la situazione delle primarie dei circoli è stata in linea con il resto dell’Italia. I congressi degli iscritti hanno scelto Bonaccini (2.046 preferenze contro le 1.095 della Schlein) e i gazebo, in controtendenza con il dato nazionale, lo hanno confermato. I 20mila alle urne nei 134 seggi allestiti in tutto l’Abruzzo ieri, anche se con il lieve stacco, hanno ribadito che il partito doveva andare nelle mani del presidente dell’Emilia Romagna tanto che ha ottenuto 10.319 contro i 10.187 della Schlein.
Il risultato è stato un testa a testa in tutta la regione: la provincia di Pescara e Chieti sono andate a Bonaccini mentre quelle di Teramo e L’Aquila alla neo segretaria. Come avvenuto già nelle primarie di circolo la provincia dell’Aquila ha viaggiato in controtendenza rispetto al resto della regione scegliendo la Schlein (2.714 preferenze contro le 2.045 di Bonaccini) ma i territori hanno fatto a loro volta scelte diverse.