Penne. Sono complessivamente 8 i migranti assegnati al Cas di Penne: sono 5 maggiorenni e tre minori (7 e 24 mesi e 15 anni), sbarcati la scorsa notte al porto di Ortona dalla nave “Aita Mari” della Ong spagnola SM. Provengono dalla Guinea.
Il sindaco di Penne, Gilberto Petrucci, ha autorizzato la Prefettura di Pescara alla sistemazione degli otto migranti nel Cas di Collalto. Attualmente, nella città vestina, che conta circa 12mila abitanti, sono accolti complessivamente circa 100 migranti richiedenti asilo politico e 35 cittadini ucraini da circa un anno. “Il Comune di Penne ha dimostrato di essere inclusivo e solidale verso questa doppia emergenza internazionale – ha osservato il sindaco Petrucci – Il nostro è un modello strutturato, grazie alla rete dell’accoglienza che opera sul territorio da circa otto anni”.
È nel porto di Ortona, dove per volontà dell’armatore resterà in sosta fino al 28 febbraio, la nave Aita Mari, 13 uomini di equipaggio, tutti spagnoli, un peschereccio battente bandiera spagnola, da cui questa notte nel porto abruzzese sono sbarcati 40 migranti che nei giorni scorsi erano stati soccorsi al largo delle coste tunisine e che sono stati già collocati tutti in Abruzzo in varie strutture.
La Capitaneria di porto di Ortona, diretta dal comandante Francesco Scala, aveva iniziato a monitorarla già lo
scorso 21 febbraio ed è stato accertato che la nave ha rispettato quanto previsto dal decreto legge numero 1 del
2 gennaio 2023. Una volta terminate le operazioni lungo la costa della Tunisia ha intrapreso regolarmente
l’attività di navigazione verso il porto di Ortona e attraverso i sistemi di navigazione di cui la Capitaneria di
porto ha la disponibilità, è stata monitorata costantemente, una navigazione tranquilla e serena soprattutto per le
condizioni meteo, con mare calmo e vento quasi assente.
Quindi l’arrivo nelle acque di giurisdizione della Capitaneria ortonese, con le motovedette destinate al soccorso in mare che sono andate incontro alla ‘Aita Mari’ che a mezzanotte e 20 minuti ha concluso il suo viaggio ormeggiando in sicurezza. Già da questa mattina alle 5.30 Protezione civile e Croce rossa italiana hanno liberato l’area di banchina del porto abruzzese che è tornata pienamente fruibile dall’attività commerciale. “È andato tutto bene, la macchina della Prefettura di Chieti ha permesso di gestire in tempi ottimali tutta la tematica afferente questa particolare tipologia di attività che ha visto coinvolta l’intera provincia di Chieti – ha detto Scala all’ANSA – È un’operazione che si conclude secondo le aspettative e le disposizioni che la Prefettura aveva individuato già dal primo momento, quindi veramente la macchina organizzativa ha funzionato bene, non ci sono stati intoppi. Sono contento, come Capitaneria di porto, di essere stato un ingranaggio di questa macchina organizzativa, meglio di così non si poteva fare”.