Roma. Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, ringrazia i parlamentari che hanno sollevato l’interrogazione parlamentare inerente la problematica della sicurezza stradale e confida in una revisione del codice della strada, che su alcuni aspetti inerenti la sicurezza è fermo da trent’anni.
La mortalità fra pedoni, ciclisti, utenti del monopattino, utenti incolpevoli, che sono più della maggioranza di coloro che perdono la vita per colpa della distrazione, è una piaga sociale, su cui secondo Salvini bisognerebbe lavorare su due fronti. Il primo è quello dell’educazione stradale, che andrebbe portata in maniera seria sui banchi degli studenti, dando anche un punteggio premiale sulla patente al conseguimento della stessa. Ma sarebbe importante coinvolgere anche associazioni di volontariato, l’Associazione familiari e vittime della strada, la Polizia Municipale, la Polizia stradale e tutti i soggetti previsti, dai ciclisti agli automobilisti e agli autotrasportatori. Sulla prevenzione e l’educazione attualmente si stanno investendo 4 milioni di euro.
Il secondo fronte sarebbe quello di una revisione del codice della strada, che è vecchio di 30 anni, su monopattini e biciclette per la sicurezza di chi li guida e di chi ci ha a che fare, casco, immatricolazione, targa e frecce per garantire maggiore sicurezza. Il ministro Salvini assicura che si sta già lavorando per presentare un disegno di legge delega per la riforma del codice della strada, su cui si andrà più speditamente dopo l’approvazione del nuovo codice degli appalti, che dovrebbe essere approvato entro il 31 marzo.