Rigopiano. “Il mio pensiero va ad Alessandro, che lavorava lì dopo aver fatto tanti sacrifici, e alle altre ventotto persone scomparse in un modo così drammatico. Penso che non è giusto, perché lì con mio figlio c’erano tanti altri giovani che stavano costruendo la proprie vite con fatica, impegno e tante speranze”.
Antonella Maria Pastorelli, madre di Alessandro Riccetti, trentatreenne di Terni morto nella strage dell’hotel
Rigopiano commenta così le 25 assoluzioni e le cinque condanne decise dal gup di Pescara al termine del
processo per quella tragedia. “Che penso di questa sentenza? Che è una vergogna”, risponde all’ANSA.
“Credo – afferma ancora Antonella Pastorelli – che l’opinione pubblica debba farsi sentire di fronte a una sentenza del genere. Ringrazio la Procura di Pescara, il nostro avvocato Giovanni Ranalli e quelli di tutte le altre famiglie:
siamo stati sempre uniti in questi sei anni di battaglie. Spero solo che non sia questo l’esito finale, che l’appello
possa restituire quella giustizia che finora non c’è stata. Combatteremo ancora e spero che il sostegno non venga mai meno”.