Orsogna. Terzo appuntamento con la rassegna cinematografica “Il Grande Shakespeare al Cinema” dedicata al grande poeta e drammaturgo inglese del sedicesimo secolo, nell’ambito della stagione di prosa al Teatro Camillo De Nardis di Orsogna per la direzione artistica di Zenone Benedetto in collaborazione con il circuito regionale ACS e il Comune di Orsogna.
Venerdì 24 febbraio 2023, alle ore 21.00, è la volta del macabro, cupo e orrorifico “Macbeth”, film del 1971, diretto da Roman Polansky, tratto dall’omonima opera shakespeariana.
Il film desta interesse per molteplici motivi.
È il primo film dopo l’immane tragedia che sconvolse la vita del regista, ovvero il tremendo assassinio della moglie Sharon Tate, incinta di 8 mesi, e di altri suoi amici, per mano della setta “Family” di Charles Manson, la notte del 9 agosto 1969, nella sua villa di Beverly Hills.
Dopo questo evento il regista fu preso da terribili sensi di colpa, cadde in depressione e dopo aver elaborato il lutto, volle lavorare a questo film.
Fin da quando era studente, infatti, egli sognava di adattare un testo di Shakespeare al grande schermo e per far ciò si avvalse dell’aiuto di Kenneth Tynan, critico teatrale britannico famoso per la sua cultura enciclopedica sul drammaturgo inglese.
Roman Polansky abbandona i toni psicologici e grotteschi dei suoi precedenti film e si addentra nel dramma epico, dandogli però un’impronta molto macabra e sanguinaria.
A tal riguardo si è a lungo discusso di quanto il dramma famigliare abbia influito sul film e si è parlato anche di una sorta di maledizione su di esso.
L’adattamento comunque è molto fedele al testo dell’opera e ne mantiene invariata l’ambientazione.
In una Scozia cupa e medievale, il generale Macbeth (Jon Finch) e il suo compagno d’armi Banquo (Martin Shaw), di ritorno da una guerra, incontrano tre streghe che predicono a Macbeth la futura ascesa al trono di Scozia e a Banquo la generazione di una stirpe di Re.
Macbeth, inizialmente scettico, comincia pian piano a credere alla profezia e sobillato dalla moglie Lady Macbeth (Francesca Annis), che alimenta le sue illusioni e il suo desiderio di potere, uccide il sovrano, Re Duncan, pugnalandolo nel sonno e facendo ricadere la colpa su due guardie, che vengono giustiziate seduta stante.
Divenuto re di Scozia, ricordandosi che la profezia indicava Banquo come padre di futuri Re, Macbeth fa uccidere anche lui per mano di due sicari.
La scia di violenza procede e Macbeth, non pago, stermina la famiglia del nobile Macduff (Terence Bayler) e una nuova visita alle streghe lo convince del suo essere invincibile.
Ma ad un certo punto Lady Macbeth, forse preda di rimorsi per gli efferati crimini commessi, impazzisce e si suicida e Macbeth viene ucciso da nobili rivoltosi, che riportano sul trono l’erede legittimo Malcolm.
Per le parti principali di Macbeth e Lady Macbeth, Polanski scelse liberamente attori sconosciuti, giovani e carini.
Francesca Annis e Jon Finch infatti all’epoca avevano rispettivamente 26 e 29 anni.
Tuesday Weld rifiutò la parte di Lady Macbeth perché alcune scene erano nude e Annis accettò il ruolo dopo averci riflettuto molto.
Per la scena del sabba delle streghe, Polanski ebbe difficoltà a scritturare comparse anziane che recitassero nude e quindi la scena venne molto ridimensionata ed accorciata.
Il film fu girato in Gran Bretagna, in Galles e nel Northumberland, sulla costa nord-est inglese.
La produzione subì ritardi e problemi a causa del maltempo e del carattere puntiglioso e petulante del regista, che frequentemente girava le scene in prima persona, cavalcava prima delle riprese e si metteva al posto del cameraman per ottenere l’inquadratura voluta.
Per la colonna sonora del film, Polanski scritturò la Third Ear Band, un gruppo musicale di successo, che compose brani originali appositamente per la pellicola, aggiungendo musica elettronica, elementi di musica indiana e jazz a percussioni, strumenti a fiato, legni e archi, ispirandosi alla musica medievale scozzese.
Il film, appena uscito, fu un vero e proprio flop.
Di qui la maledizione che aleggiava su esso.
Alla sua uscita nelle sale, Macbeth fu accolto da pareri contrastanti, con critiche negative soprattutto sulla violenza contenuta nel film, alla luce degli omicidi Manson, e sulle scene di nudo.
La reputazione del film crebbe con il passare del tempo e oggi viene considerato dai critici come “un grande pezzo di cinema”.