L’Aquila. Per tornare alla normalità e garantire le produzioni agricole primaverili ed estive sarebbe necessario oltre un intero mese di pioggia. Così Coldiretti sull’allarme siccità in merito al possibile arrivo di piogge.
L’annunciato arrivo di precipitazioni è importante- sostiene l’organizzazione agricola- per aiutare i cereali in campo e consentire le lavorazioni dei terreni per preparare le semine primaverili in una situazione in cui si registra un deficit idrico del 30% che sale addirittura al 40% nel nord Italia.
Secondo la Coldiretti la situazione è infatti peggiore di quella dello scorso anno quando si è registrato una perdita di almeno 6 miliardi di euro nei raccolti per la siccità. Quest’anno- rileva l’organizzazione agricola- verranno coltivati quest’anno in Italia quasi 8mila ettari di riso in meno per un totale di appena 211mila ettari, ai minimi da trenta anni, sulla base delle previsioni di semina.
Le preoccupazioni- continua Coldiretti- per il riso sono rappresentative delle difficoltà in cui si trova l’intera agricoltura nazionale a partire dalle semine di mais necessario per garantire l’alimentazione del bestiame per la produzione del latte dal quale nascono i grandi formaggi, dopo gli sconvolgimenti che ci sono state sul commercio internazionale a seguito della guerra in Ucraina. “Gli agricoltori- commenta il il presidente della Coldiretti Ettore Prandini- sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare” Prandini sottolinea che “di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%”.