L’Aquila. Si terrà domani, alle ore 12.00, al palazzo della Regione dell’Aquila, la consegna del testo di legge di iniziativa popolare per disciplinare il suicidio assistito nella regione Abruzzo. La campagna “Liberi Subito”, promossa dall’Associazione Luca Coscioni, arriva anche sul territorio abruzzese, la seconda regione in Italia dopo il Veneto. La Regione avrà venti giorni di tempo per vidimare e riconsegnare i moduli. Nei successivi novanta giorni i cittadini abruzzesi saranno impegnati nella raccolta delle 5000 firme previste dallo statuto regionale.
“Il giorno del lancio della campagna” fa sapere il coordinatore regionale Riccardo Varveri, “non è casuale: il 20 febbraio 2023, infatti, ricorrono i diciassette anni dalla morte di Luca Coscioni, parlamentare ed esponente radicale, di cui oggi l’Associazione porta orgogliosamente il nome”. Per aderire alla campagna come volontario o autenticatore, si può aderire sul sito www.liberisubito.it.
“Grazie alla disobbedienza civile di Marco Cappato e Fabiano Antoniani (Dj Fabo), dal 2019 la Corte costituzionale ha legalizzato l’accesso al suicidio medicalmente assistito in Italia. Da ormai 4 anni questo aiuto è quindi un diritto per tutti i cittadini che abbiano i requisiti previsti dalla Consulta”, ha dichiarato Matteo Mainardi, coordinatore della campagna Eutanasia Legale per l’Associazione Luca Coscioni, “In assenza di una legislazione nazionale o regionale non sono però garantiti tempi certi per la verifica delle condizioni di chi avanza questo tipo di richieste. Come successo a Federico Carboni nelle Marche, il primo cittadino a poter accedere legalmente al suicidio assistito in Italia, l’attesa può arrivare fino a due anni. Un tempo che molte persone in condizione di estrema fragilità non hanno. Per questo anche in Abruzzo, come già in Veneto e prossimamente in altre Regioni, nel pieno rispetto delle competenze regionali, vogliamo proporre alla Regione una legge popolare che preveda tempi certi per chi intende fare richiesta di verifica delle proprie condizioni per poi accedere al suicidio assistito. Servirà l’aiuto di tutti e tutte per raccogliere le firme necessarie. E’ possibile comunicare la propria disponibilità ad attivarsi attraverso il sito liberisubito.it”