Nereto. Dalla ‘Sala Allende’ di Nereto, colorata e fiorita, gremita di ragazzi e adulti, arriva un no alla violenza, nel corso dell’appuntamento al quale ha partecipato anche la garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza Maria Concetta Falivene che ha sottolineato come “grazie alla sensibilità delle dirigenti scolastiche degli istituti comprensivi di Nereto e Sant’Egidio alla Vibrata, rispettivamente Laura D’Ambrosio e Lucia Condolo, che con entusiasmo hanno risposto all’invito della docente di Scienze Motorie, e referente del team ‘bullismo e cyberbullismo’, Carla Piozzi e la dottoressa Erika Angelini, mediatrice penale minorile, è stato possibile organizzare il convegno “Sei in gioco o fuori gioco?
Lo sport come prevenzione al bullismo e cyberbullismo”. Il progetto nasce dall’esigenza di sensibilizzare la collettività verso questo fenomeno sempre più dilagante tra i giovanissimi. I lavori sono iniziati con la lettura di una storia vera di un ragazzo vittima di bullismo morto suicida e a seguire i ringraziamenti del dirigente dell’Ufficio provinciale scolastico Clara Moschella e del sindaco Daniele Laurenzi.
Oltre alla garante Falivene, alla tavola rotonda hanno partecipato Cristiana Zippi, Giammaria De Paulis, il referente della Polizia Postale Domenico Taraborrelli, il tenente colonnello della Guardia di Finanza Massimiliano Salce, la campionessa paralimpica Assunta Legnante, il calciatore Massimo Loviso e Federica De Galitiis. Falivene ha focalizzato l’intervento sull’importanza della famiglia “che spesso è all’oscuro dei disagi che gli adolescenti vivono in ambito scolastico e sportivo”. La Garante, che ha collaborato alla realizzazione del progetto, ha poi anticipato un secondo step nel corso del quale si svolgeranno degli incontri mirati con i genitori degli alunni per far comprendere loro le dinamiche che vivono i loro figli. “Interverremo – ha spiegato – con programmi concreti nelle diverse realtà territoriali scolastiche e sportive. Inizieremo un’opera di sensibilizzazione sui genitori e attueremo una politica di prevenzione informativa e di controllo che tuteli i nostri ragazzi anche da contatti impropri”.