Chieti. Sono iniziate a Chieti le annunciate attività di messa in sicurezza, intervento e monitoraggio sulla zona del viadotto Gran Sasso e via Arenazze e aree circostanti, interessate dal fenomeno del dissesto idrogeologico, si stanno mettendo in cantiere i primi interventi di messa in sicurezza sul versante nord della collina di Chieti.
Da oggi la parte terminale di via Gran Sasso sarà in parte chiusa per motivi di sicurezza in attesa di ulteriori verifiche. Previste indagini geognostiche.
“Si tratta di interventi urgenti e puntuali, che partono dal ripristino del manto stradale, nel tratto di viale Gran Sasso a valle del viadotto, ma prevedono anche l’interdizione dell’area antistante il Condominio Orizzonte, in attesa di ulteriori azioni di messa in sicurezza dello stabile nonché la chiusura al transito della parte terminale di viale Gran Sasso a servizio perlopiù dei residenti, che si trova a monte di una frana attiva su quella costa e su cui dobbiamo verificare se e come intervenire” dicono il sindaco Diego Ferrara e l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli. Saranno avviate nuove letture sugli strumenti già posizionati ed effettuate tre nuove indagini geognostiche, ad iniziare dal cortile delle scuole Corradi, dove al momento non si registrano allarmi, ma su cui si agirà da lunedì prossimo in concomitanza con due giorni di chiusura per il Carnevale.
Le altre due indagini riguardano suolo privato e saranno svolte a seguire. Oggi si procederà alle annunciate chiusure oggetto di un’ordinanza sulla viabilità della zona.
“Sono tutti interventi che rientrano nell’ambito della prevenzione e delle azioni concertate con la Protezione Civile Regionale sia per stabilire la progressione del fenomeno in quella zona e, soprattutto, per prevenire disagi alla cittadinanza o rischi per la pubblica incolumità – concludono sindaco e assessore – Azioni che richiedono urgenza, proprio per tutta questa serie di ragioni, ma che non rappresentano un allarme incombente: stiamo solo facendo seguire i fatti agli impegni presi a tutela della città e del suo territorio più vulnerabile”.