L’Aquila. “La sanità pubblica delle aree interne abruzzesi viene smantellata sempre di più, nel segno della distruzione del sistema sanitario nazionale che vedrà sopravvivere pochi centri di eccellenza, mentre il resto sarà privatizzato o semplicemente abbandonato. La verità è che ora di tornare alle Usl. Basta con le aziende sanitarie”.
Lo afferma in una nota Alfonso De Amicis, tra gli organizzatori del convegno che si terrà all’Aquila sabato 18 febbraio, alle ore 11, al Palazzetto dei Nobili dal titolo “La salute non si privatizza”.
Il convegno è organizzato in collaborazione con l’associazione “Il Pungolo” di Tempera, frazione del comune dell’Aquila.
All’evento prenderanno parte anche esponenti del mondo sanitario, politico e sindacale del territorio.
“La Asl provinciale aquilana – dice De Amicis – può essere considerata a tutti gli effetti un simbolo della parabola discendente presa in Italia da circa quarant’anni. Siamo passati da una sanità pubblica che pur tra mille difetti era comunque un’eccellenza mondiale, con quella aquilana che era un fiore all’occhiello nel nostro Paese, a una sanità pubblica considerata come un’azienda e quindi resa disponibile agli appetiti dei gruppi privati, in nome del liberismo applicato ad ogni aspetto della società e delle nostre vite”.
“Dobbiamo, come cittadini – conclude – pretendere che la sanità torni pubblica e gratuita per tutti, a cominciare da quella delle aree interne. Che andrebbero ripopolate con lavoro garantito e welfare e non svendute al turismo di massa”.