Gli italiani sono sempre stati dei grandi amanti del gioco. Oggi ci sono regioni dove la spesa annuale può arrivare a superare addirittura il miliardo di euro. Tra queste, però, non figura l’Abruzzo, dove le attività ludiche alla ricerca della fortuna sono infatti molto più moderate. Stando alle rilevazioni del Libro Blu del 2021, pubblicato a ottobre del 2022, la spesa complessiva in tutta la regione è stata di poco meno di 325 milioni, molto di più rispetto all’anno precedente, ma anche di meno rispetto al 2019. La raccolta ha superato invece abbondantemente il miliardo di euro. Le vincite sono state, come intuibile, inferiori e pari precisamente a 906,59 milioni.
L’Abruzzo non è certo paragonabile a Lazio o Lombardia per quanto riguarda strutture e strumentazioni, tuttavia anche da queste parti i numeri si rivelano piuttosto curiosi. Le spese che hanno riguardato gli apparecchi AWP e VLT hanno raggiunto i 121 milioni di euro, in linea con il 2020, mentre la raccolta è stata di quasi mezzo miliardo. Per i soli giochi a base sportiva è stata investita una decina di milioni di euro. Oggi, in tutta la regione, la rete di vendita conta a malapena 6 sale per il bingo, mentre sono circa 800 i punti vendita per i giochi numerici a totalizzatore, 1.571 quelli dedicati alla lotteria e 1.050 le ricevitorie del lotto.
Le slot machine presenti in Abruzzo sono quasi 7.000. Oltre 140 le sale VLT che contengono in tutto 1.535 apparecchi. Negli ultimi anni, comunque, molti esercizi sono stati costretti a chiudere in seguito a dei controlli che hanno ravvisato dei veri e propri reati, ai quali si sono aggiunte un’ottantina di violazioni amministrative. Soltanto nel 2021 gli atti di accertamento sono stati quasi 200. Il gioco online, tuttavia, continua ad attecchire più o meno come sempre. Non si parla solo delle classiche slot di un casinò digitale autorizzato, ma anche delle scommesse virtuali: gli ultimi dati parlano di una raccolta vicina ai 40 milioni di euro, a fronte di 33 milioni e mezzo di vincite e 5,32 milioni di spesa complessiva. Anche in questo caso, dati in aumento se confrontati a quelli del 2020, ma numeri in discesa rispetto a quelli di appena un paio di anni fa.
Nel 2021 erano stati esattamente 377.191 i conti di gioco online attivi, di cui 111.835 del tutto nuovi, aperti proprio nel corso dell’anno solare. Praticamente il doppio rispetto alla Basilicata. Per rendere l’idea della mole di gioco abruzzese, in Lombardia i conti totali erano quasi 2 miliardi, di cui 628.000 nuovi. Nel Lazio, invece, si supera il miliardo e mezzo di conti complessivi, di cui ogni anno ne vengono aperti almeno altri 500.000. La regione che rivela i dati più curiosi è però la Campania, con quasi 3 miliardi di conti.
Il tema del gioco non ha potuto fare a meno di interessare anche i media nazionali. Da qualche tempo a questa parte la media pro-capite della spesa italiana per il gioco si attesta sui 1.780 euro e non è da escludere che nel giro di qualche anno i numeri possano aumentare ancora. Anche le piccole regioni come l’Abruzzo, comunque, contribuiscono notevolmente al movimento generale. Alla riduzione dei centri dal vivo non corrisponde necessariamente una diminuzione della spesa.