L’Aquila. “Nessun intervento di difesa dal rischio valanghivo nella zona di Fonte Cerreto e mancato utilizzo dei Fondi Restart, altro che rilancio del Gran Sasso d’Italia!”. Così i consiglieri comunali aquilani de “Il passo possibile” Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni, sulla situazione del Gran Sasso e sulla valorizzazione turistica del versante aquilano, in particolare la stazione invernale di Campo Imperatore.
“Dopo le abbondanti nevicate delle scorse settimane”, hanno spiegato i consiglieri, “tornano come ogni anno le disfunzioni conseguenti la chiusura di alcune strade del comprensorio per pericolo valanghe/slavine, in particolare (cautelativamente) quella del Vasto che collega Assergi al Santuario della Ienca e quella che da Vallefredda sale a Montecristo, rappresentando ciò, al di là delle specifiche competenze di Comune-Provincia, un enorme problema per i collegamenti con i luoghi d’interesse della zona e per gli operatori turistici che investono nel Turismo montano. Situazione pressoché normale che nevichi in territori di montagna come il nostro”, hanno scritto, “molto meno comprensibile è che chi ha il dovere di amministrarli con un’attenta programmazione resti colpevolmente a guardare”.
Il gruppo civico parla di promesse non mantenute dalla maggioranza di centrodestra e di finanziamenti non utilizzati: “Si parla spesso di rilancio e potenziamento del Gran Sasso, allora ci chiediamo quali opere siano state realizzate con i circa 9,3 milioni dei fondi Restart stanziati per interventi tra cui quello più volte annunciato è la realizzazione dei Sottoservizi nel comprensorio di Campo Imperatore. Ad oggi nulla si sa, nemmeno da chi sia costituito il gruppo di lavoro. È lecito chiedersi anche, rispetto all’assetto generale della sicurezza del comprensorio sciistico di Campo Imperatore, quale sia lo stato di fatto delle attività necessarie a garantirne la dotazione delle reti di servizio tra cui acqua, energia elettrica e gas, anche in vista della prossima riapertura dell’albergo e degli ingenti finanziamenti pubblici ad essa connessi”. I consiglieri annunciano, quindi, di aver depositato un’interrogazione sul tema per “avere risposte adeguate in consiglio”.