Ortona. In relazione all’ultimo fatto tragico di omicidio suicidio avvenuto un paio di giorni fa a Ortona in provincia di Chieti, l’associazione Genitori Tosti APS chiede che, con repentina responsabilità, il Governo e il Parlamento italiano pongano definitivamente mano all’iter del DDL sul riconoscimento dele dispongano tutti i servizi che la nostra associazione ha sempre elencato essere necessari affinché chi presta assistenza al proprio familiare non sia lasciato MAI solo.
Nella notizia Ansa (in allegato) si legge che il caregiver ha lasciato un biglietto in cui spiega i motivi del suo gesto: l’impossibilità di continuare ad assistere il fratello e l’imminente ricovero in una RSA.
Noi Genitori Tosti abbiamo dedicato un capitolo del nostro saggio “L’esercito silenzioso – caregiver familiari “, uscito a gennaio 2022, per spiegare che cosa è questo fenomeno e da cosa è determinato. Come lo si combatte e risolve è illustrato nei restanti capitoli.
L’opinione pubblica e chi si occupa di questi casi (forze dell’ordine, magistrati, assistenti sociali, etc) devono aver ben chiaro il fenomeno e non derubricarlo a gesto dettato dalla disperazione o da un raptus o altro.
La causa si chiama con un nome preciso che è il “caregiver bourden”; ci sono degli studi scientifici che lo descrivono. Il riconoscimento del ruolo del Caregiver familiare, la sua tutela e il necessario e adeguato supporto socio-sanitario ed economico-finanziario come vero e proprio lavoratore non può più attendere. Le responsabilità di evitare il ripetersi di questi tragici fatti sono nelle mani del Governo e del Parlamento.
In attesa di reazioni adeguate da parte di chi ha il potere di creare la legge nazionale sul caregiver familiare, rimaniamo a disposizione per qualsiasi dettaglio.