Roseto degli Abruzzi. “Nella giornata del 27/1/2023, grazie ai nostri legali, abbiamo inoltrato una richiesta ufficiale a RFI, Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Ministero delle infrastrutture e Comune di Roseto degli Abruzzi.
Pochi conoscono l’argomento ed è ora che diventi di dominio pubblico. RFI ha presentato a settembre 2022 un progetto preliminare diviso in fasi di attuazione per potenziare e creare bypass e reti ferroviarie di supporto e miglioramento dell’attuale linea adriatica” così, in una nota, Marco Borgatti, presidente delle guide del Borsacchio.
“Il tratto in oggetto della nostra richiesta è Alba Adriatica-Roseto degli Abruzzi. Tale progetto prevede un bypass lungo le colline di queste città per poi, tramite viadotti e gallerie, rientrare proprio nel cuore della Riserva Borsacchio riallacciandosi sul tratto costiero poco prima della Pineta Mazzarosa.
Il progetto prevede anche gallerie sui colli, colle magnone compreso, passaggi terrestri proprio in prossimità delle zone di pregio costiere. Ovviamente nella relazione di RFI non c’è traccia che tale zona sia una Riserva e che sia una intensa area di produzione agricola.
Ovviamente un simile progetto, seppur meritevole, va ad impattare drammaticamente in una zona agreste e in una Riserva Naturale sottoposta a vincoli paesaggistici. Penalizzando la natura e le attività agricole cuore dell’area protetta e su cui si costruirà parte dell’economia sostenibile di Roseto 2050″ prosegue Borgatti.
“Ma da questo problema può nascere una grande opportunità. RFI, almeno così riporta nei documenti presentati al ministero, è aperta ad ascolti con il territorio per mitigare impatti naturali e migliorare ed ottimizzare il grande impiego di fondi.
Solo per questo tratto: Alba Adriatica-Roseto degli Abruzzi sono disponibili oltre un miliardo di euro.
Da qui nasce una grande opportunità. Nella nostra missiva oltre che enunciare le criticità di un passante ferroviario in una zona a vocazione agricola ed all’interno di una Riserva Naturale apre a una idea che davvero può cambiare la città di Roseto degli Abruzzi in maniera sostenibile, preparandola non al prossimo decennio, ma al prossimo secolo.
Abbiamo chiesto di valutare un tracciato prossimo all’autostrada il più possibile o comunque prevedere uno spostamento della ferrovia dal centro città.
Come noto la Città di Roseto è congestionata ed è stata pienamente urbanizzata. Non esistono spazi per nuove vie, aree verdi, collegamenti ciclabili. Immaginiamo, come successo in altre città ad un arretramento ed utilizzo del tracciato attuale per piste ciclabili, navette di collegamento, aree verdi, attraversamenti mare-statale pedonali e ciclabili diffusi e quanto sarà possibile realizzare in tali spazi liberati per i cittadini e turisti.
I fondi in campo sono considerevoli. Aprire un tavolo con una simile idea è un compito arduo ma è l’unica possibilità che ha la città di Roseto degli Abruzzi per realizzare un’idea che in molti hanno avuto negli ultimi 30 anni ma che nessuno ha potuto realizzare per via degli ingenti costi.
Ora RFI impiegherà oltre un miliardo di euro per aggiornare la linea.
Il momento di costruire la città di Roseto degli Abruzzi 2050 è adesso. È una sfida che lanciamo agli enti per il progresso della città. Siamo a disposizione ovviamente di chiunque, nelle sedi deputate a tali scelte, vogliano immaginare una nuova città”, conclude Borgatti.