L’Aquila. “Sindaco contro Cogesa? Molta fuffa, la verità è che si deve trovare una mediazione. E incrementare la raccolta differenziata è una priorità. Torni la ragionevolezza e ci si metta a lavoro per il bene delle nostre comunità e della città. L’affaire rifiuti rientri nei ranghi delle scelte tecniche e basate sul minor costo per la nostra comunità. Infatti la promessa di diminuire la Tari rimane tra le tante non mantenute da questa amministrazione. Con più differenziato si risparmierebbero milioni di euro. Abbiamo voluto un dibattito in prima commissione, perché i toni da Masaniello del sindaco dell’Aquila servivano a mascherare la reale situazione”, così Stefania Pezzopane, consigliera comunale dell’Aquila, prima firmataria della richiesta di convocazione della 1^ commissione consiliare sull’affaire rifiuti, in una nota.
“Tra Asm e Cogesa, e in questo senso è andata la nostra proposta, serve un tavolo tecnico di ‘serietà’ per trovare un accordo misurato e conveniente. Ci interessa ovviamente che si paghi il meno possibile ed al momento, stando ai risultati delle audizioni in commissione, è con Cogesa che Asm paga meno. Non ci sono ‘piani b’ economicamente più vantaggiosi, questo è emerso platealmente. Gli atti di machismo del sindaco Biondi sono stati un boomerang perché è emersa una grave fragilità della sua amministrazione: il pessimo standard in raccolta differenziata ferma al 42%. Infatti, al di là degli strumentali richiami a complotti politici, la verità è emersa chiaramente dalle audizioni in commissione dell’assessore Taranta, dell’avvocato Lanfranco Massimi di Asm e dell’ingegnere Stefano Margani del Cogesa. Sia Asm che Cogesa si sono mostrati interessati a concludere un accordo, che va fatto su riscontri seri e ponderati. Sono enti che rispondono al controllo analogo e devono stare dentro il quadro delle norme ambientali e dei rifiuti che dettano regole e standard. Se il Comune e l’Asm dovessero decidere un fantomatico quanto vago piano B, ovvero superare il rapporto con Cogesa, dovrebbero aprire una procedura di gara europea, disconoscendo una società di cui pure sono diventati soci per volontà del centrodestra”, ha aggiunto la Pezzopane.
“E comunque l’obiettivo dovrebbe essere una tariffa economicamente più vantaggiosa. Inoltre se decidessero questa strada, nelle more della gara dovrebbero affidare ad altro soggetto a tariffa uguale o minore. Ma questo soggetto al momento non c’è e la proroga concessa deve arrivare a produrre un nuovo contratto. Così si sono evidenziate le pessime performance di questi anni in termini di raccolta differenziata. Nel 2012 in pieno post terremoto, la raccolta differenziata era al 20%, 5 anni dopo nel 2017 con il centrosinistra ed ancora in pieno post terremoto si è raggiunto il 36,66% (dati ufficiali forniti dall’assessore Taranta). Mentre dal 2017 al 2022 una crescita solo di pochi punti, fino al 42%. Il 65%. Con questa flemma diventa irraggiungibile. È evidente”, ha continuato la Pezzopane, “che in questi anni non è stata una priorità, è noto che l’amministrazione privilegia il futile all’utile. Noi proponiamo che diventi una priorità, che vengano investite risorse per rafforzare la mission dell’ASM anche in cooperazione con un Cogesa risanato, che si punti alla raccolta differenziata spingendo sul “porta a porta”. Investendo su mezzi idonei perché i lavoratori siano messi nelle condizioni di ben operare. Asm gestisce un servizio di porta a porta a Pizzoli e Scoppito. Va incrementato anche all’Aquila”.
“Il patrimonio dell’Asm, di uomini e donne capaci, è un riferimento importante e possono raggiungere ben altri standard. Servono investimenti e l’occasione del Pnrr non va persa, così come è possibile chiedere un intervento finanziario del governo. I rifiuti che oggi mandiamo a Cogesa sono carichi di materia organica con tutto quello che ne consegue, basta fare brutte figure. E soprattutto”, ha concluso la consigliera aquilana, “basta caricare sulle tasse dei cittadini le inefficienze dell’amministrazione”.