San Salvo. Tra le quattordici città italiane candidate al conferimento del titolo di “Capitale italiana del libro 2023” c’è anche San Salvo. Ad annunciarlo il sindaco Emanuela De Nicolis e il consigliere delegato alla Cultura Maria Travaglini.
“In questi giorni il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nell’annunciare i nomi delle quattordici città ammesse ha nominato la giuria per il conferimento del titolo di ” Capitale italiana del libro 2023″, che prevede l’assegnazione di risorse fino a mezzo milione di euro per progetti, iniziative e attività finalizzate alla promozione della lettura. E’ una grande opportunità per la Città di San Salvo – commenta il sindaco De Nicolis – che ha investito tanto nella cultura e nella lettura come veicolo di emancipazione sociale della propria comunità”.
La candidatura è stata presentata nel settembre del 2022, dopo un lungo lavoro di progettazione che prevede numerose iniziative per la promozione della lettura nella città di San Salvo, unica città abruzzese.
Le altre tredici città a contendersi il titolo con San Salvo, unica città in Abruzzo, ci sono due capoluoghi di regione (Firenze e Genova), quattro capoluoghi di provincia (Caltanissetta, Catania, Terni e Trapani) e Ariano Irpino (AV), Grottaferrata (Rm), Lugo (Ra), Nardò (Le), Nola (Na), Pontremoli (Ms) e San Quirico d’Orcia (Si).
“Per noi è il proseguimento di un percorso iniziato dieci anni fa con molte iniziative – spiega il consigliere Travaglini -, tra le quali: il Premio letterario “Città di San Salvo – Raffaele Artese” che ci vede impegnati nella promozione degli autori esordienti e con la sezione dedicata alla letteratura per ragazzi con la partecipazione delle maggiori case editrici italiane; da tre bienni ci viene assegnato il titolo di “Città che legge”, la ristrutturazione del Centro Culturale “Aldo Moro” e la prolifera collaborazione con la Akon Service, le scuole di tutto il territorio, le librerie locali e le tante associazioni”.
La commissione, presieduta da Francesco Perfetti è composta da Gerardo Casale, Pietro De Leo, Giuseppe Luigi Parlato e Michela Zin, e opererà presso la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del MiC.
Il titolo è stato istituito con Legge 13 febbraio 2020 n. 15, ha visto nel 2020 quale prima “Capitale italiana del libro” la cittadina di Chiari (Bs), per le attività di promozione della lettura quale strumento per sostenere la comunità attraverso i canali social dell’amministrazione comunale durante il lockdown, nel 2021 il titolo è stato conferito alla città di Vibo Valentia e nel 2022 a Ivrea.