Sulmona. «L’operazione della velocizzazione della ferrovia Pescara-Sulmona-Avezzano-Roma è una necessità anche e soprattutto per il territorio marsicano.
Bene ha fatto il sindaco di Sulmona a richiedere subito un incontro chiarificatore con il volto tecnico di tutto il processo, ma ciò che preme di più è avere, quanto prima, un confronto diretto con il Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, che già si è dimostrato sensibile sul tema delle autostrade».
A dirlo sono i sindaci dei Comuni di Avezzano e Tagliacozzo, Giovanni Di Pangrazio e Vincenzo Giovagnorio, che verranno ricevuti martedì prossimo, assieme al primo cittadino di Sulmona, Gianfranco Di Piero, dal commissario per il potenziamento della linea ferroviaria Vincenzo Macello, nominato dallo scorso Governo.
L’imminente incontro del 17 gennaio servirà, «innanzitutto, – spiega il sindaco di Avezzano – ad avere un chiarimento ufficiale sullo stato dell’arte e sulle reali difficoltà da superare per mandare avanti il progetto.
La tratta veloce Pescara-Roma è un’infrastruttura non più rinviabile e di grande impatto economico e strategico.
Per noi, però, risulta indispensabile, come asse territoriale Marsica, investire realmente anche nel tratto Avezzano-Sulmona, con una rapida via di comunicazione.
Due macro aree che hanno proprie identità, ma anche caratteristiche comuni e unificanti, come la cifra culturale e la vocazione turistica.
Le due popolazioni devono sentirsi integrate in un unico sistema di sviluppo e sempre più senza confini.
Il Ministro Salvini ha sempre sostenuto l’importanza di avere un dialogo aperto, costante e costruttivo con gli amministratori locali.
Interesseremo dell’urgenza della questione anche il sottosegretario abruzzese Luigi D’Eramo: nella Marsica c’è il polo agricolo e agroindustriale più importante del Centro-Sud Italia. Con la tratta veloce si può aprire uno spiraglio concreto sull’intermodalità e sullo scambio merci.
Chiederemo garanzie economiche e tempi certi: il territorio non può essere tenuto all’oscuro», aggiunge Di Pangrazio.
«Dall’incontro di martedì ci aspettiamo di fugare tutti i dubbi e di allontanare tutte le ombre dalla fattibilità del progetto. – afferma Giovagnorio -.
La riduzione dei tempi di percorrenza su ferro permetterebbe ai pendolari un più agevole collegamento sia con Roma, che ha un bacino di milioni di utenti, sia con Pescara, che ne ha qualche centinaio di migliaia.
Strategicamente, un collegamento veloce Marsica-Roma vorrebbe dire, per il nostro territorio, diventare naturalmente attrattivo per una metropoli di 6 milioni di abitanti, che cerca respiro nelle zone circostanti, anche in vista, ad esempio, del Giubileo 2025.
È la politica che deve scendere in campo per lo sblocco di una criticità decennale di collegamento: si concretizzino i passaggi e le risorse, ora solo su carta, almeno per la realizzazione del tratto più consistente che è quello che connette la Capitale alla Valle Peligna», prosegue Giovagnorio.
A richiedere il confronto è stato il sindaco di Sulmona, in accordo con i colleghi marsicani.
«Con il progetto treno veloce, in 50 minuti si arriverebbe da Roma ad Avezzano, a fronte dei farraginosi spostamenti all’interno della stessa Capitale. – afferma il consigliere comunale di Avezzano e segretario regionale del sindacato Ugl Ferrovieri, Ernesto Fracassi, che accompagnerà i sindaci all’incontro romano -.
Le aree interne potrebbero rivivere sotto molti aspetti, con la nostra qualità della vita e le nostre città a passo d’uomo e a misura di bambino».