Pescara. Arriva dall’Abruzzo un esempio virtuoso di azienda femminile capace di interpretare l’innovazione in agricoltura e il desiderio delle donne di tentare la scalata alle grandi imprese: si tratta di Antonella Di Tonno, titolare della società agricola ‘I Lauri’ di Loreto Aprutino, che ha ottenuto il via libera a un finanziamento per un milione di euro dalla misura Ismea “Più Impresa” per la realizzazione di un progetto innovativo di una cantina per produrre vino biologico.
La sua storia è stata raccontata in diretta nella trasmissione Geo&Geo, condotta da Sveva Sagramola, dalla presidente nazionale di Coldiretti Donne Impresa Chiara Bortolas che ha parlato dell’universo femminile, delle opportunità a vantaggio delle aziende guidate da donne. ma anche delle numerose difficoltà che devono affrontare le manager del settore agroalimentare. Antonella Di Tonno, come ha evidenziato la responsabile nazionale, è un esempio di imprenditrice che crede nella sua mission e nel valore dell’agricoltura come settore trainante dell’economia abruzzese.
Laureata in scienze della comunicazione con il massimo dei voti, 42 anni, sposata e madre di tre
figli, la Di Tonno ha risposto, subito dopo l’università, al richiamo della sua terra ed è riuscita, attraverso
l’acquisizione di una quota di una società in difficoltà, a rivoluzionare l’azienda e a trasformarla in pochi anni in
una delle realtà vinicole principali d’Abruzzo, con una fortissima inclinazione all’export e una stragrande
maggioranza di dipendenti donne. E’ inoltre responsabile regionale di Coldiretti Donne Impresa Abruzzo. “Le
donne sono lungimiranti perché colgono a volte prima degli altri le opportunità collegate all’agricoltura – ha
detto la Bortolas – le difficoltà più sentite riguardano però l’accesso al credito e, in uno scenario poco
incoraggiante, le imprese al femminile stanno comunque portando avanti progetti importanti, singoli o
condivisi con le comunità in cui operano. Il successo di ‘Più Impresa’ dimostra come ci sia bisogno di strumenti
adatti che rispondano alle reali esigenze delle donne che decidono di fare impresa in agricoltura”