L’Aquila. Asportati due tumori di grosse dimensioni, uno alla tiroide e l’altro al collo senza compromettere l’integrità dei nervi del cranio e in presenza di alti rischi di emorragia. È stato un intervento chirurgico molto impegnativo e complesso quello compiuto nei giorni scorsi all’ospedale dell’Aquila su un uomo di 40 anni, abruzzese, dimesso dall’ospedale e ora in buone condizioni. L’ottima riuscita dell’operazione si deve a un eccellente lavoro multidisciplinare che ha coinvolto il reparto di Chirurgia Generale, guidato dal dottor Roberto Vicentini, di Chirurgia Vascolare, con a capo il dottor Gennaro Bafile e di Otorinolaringoiatria, diretto dal dottor Giampiero Di Marco, insieme al team di Anestesiologia composto dai medici Emilia Barattelli, Giovanni Arrigoni e Maurizio Fiorenzi.
Il paziente aveva una neoplasia alla tiroide grande come un’arancia che provocava una compressione dell’esofago e della trachea, quest’ultima con un passaggio respiratorio ristretto a pochi millimetri che rendeva l’intubazione estremamente difficoltosa. Il tumore alla tiroide era a stretto contatto con un’altra massa tumorale, grande circa quindici centimetri, collocata nella parte laterale destra del collo.
I chirurghi, per evitare i forti rischi di emorragia, grazie al fondamentale apporto degli anestesisti, hanno chiuso la carotide esterna e poi asportato le grandi masse tumorali, portando a termine anche la parte più difficile, quella relativa alla salvaguardia della funzionalità dei nervi cranici che, in caso di danneggiamento, avrebbero causato al paziente lesioni gravi e permanenti. Peraltro l’uomo, a causa del considerevole restringimento della trachea, dovuto alla neoplasia, rischiava il soffocamento e doveva quindi essere operato in tempi rapidi.
Il successo dell’intervento è il risultato dell’ottimo gioco di squadra tra reparti e servizi del San Salvatore che, in perfetta sinergia e unendo le rispettive risorse professionali, hanno affrontato e risolto un caso ad alto tasso di difficoltà.