L’Aquila. Scatta la corsa ai fornelli con gli italiani che trascorreranno quasi tre ore (2,8) in cucina per imbandire le tavole del Natale che oltre nove su dieci (91%) hanno scelto di consumare a casa propria o con parenti o amici. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè dalla quale si evidenzia che un 9% ha scelto di passare la festa al ristorante o in agriturismo.
E a tavola vince il menu della tradizione regionale dal panone di Natale in Emilia Romagna, al ‘u piccilatiedd’ in Basilicata, il panpepato in Umbria, la pizza di Franz nel Molise, lu rintrocilio in Abruzzo, le pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con polenta in Valle D’Aosta, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e muset con polenta in Friuli, i quazunìelli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Nata’ nelle Marche, i buccellati in Sicilia, il brodo di cappone in tazza in Toscana e l’insalata di rinforzo in Campania.
Ma è anche corsa allo shopping delle ultime ore. Con gli acquisiti last-minute, sempre secondo Coldiretti/Ixè, sale a 7,4 miliardi di euro la spesa degli italiani per i regali anche se un 16% quest’anno non fa doni. Una maggioranza del 42% ha contenuto il budget sotto la soglia dei 100 euro, mentre il 30% fino a 200 euro e un altro 15% si è spinto a 300 euro. Si conferma anche una spinta verso regali utili e in quattro case su dieci si prediligono cesti gastronomici. A livello generale da segnalare la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy.
Infine, tornando ai fornelli, tra chi si occuperà del pranzo di Natale, l’89% preparerà personalmente il pasto ma c’è anche un 6% che ordinerà tutto da asporto, mentre il restante 5% si affiderà alle pietanze portate da parenti o amici. La spesa media per il Natale a tavola è di 106 euro a famiglia, solo il 6% in meno rispetto alle feste del 2021.