Pescara. Come di consueto, anche in questo 2022 si registra un incremento della domanda di prodotti ittici durante il periodo delle festività natalizie, con conseguente aumento del rischio di elusione della normativa di settore.
Per tale ragione, anche per quest’anno la guardia costiera ha confermato il proprio impegno nel settore della vigilanza sulla commercializzazione dei prodotti della pesca, finalizzato a tutelare i consumatori ed a contrastare le attività di cattura e immissione in commercio di prodotti ittici in spregio alle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali in materia, ma soprattutto in difesa del “made in Italy” e degli operatori del settore ossequiosi delle norme.
L’operazione complessa “Senza traccia”, in corso in questi giorni su tutto il territorio nazionale e che si protrarrà fino al 24 dicembre, vede infatti impegnati ogni giorno le donne e gli uomini della guardia costiera in una serie di controlli rafforzati, sia a terra che in mare, volti a prevenire, individuare e contrastare ogni forma di illegalità che possa pregiudicare in maniera significativa gli stock ittici, specialmente se soggetti a tutela speciale dalla legge, ed alterare il principio di concorrenza leale che deve vigere sul libero mercato.
I primi risultati dell’operazione sono già stati divulgati nella giornata del 21 dicembre in occasione di una conferenza stampa tenutasi presso la sede del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida e del comandante generale del corpo delle Capitanerie di porto, guardia costiera, ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, nonché del responsabile della direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, dottor Riccardo Rigillo.
Dal 1° gennaio 2022 ad oggi, infatti, è di circa 7,6 milioni di euro l’importo delle sanzioni comminate, oltre 310 le tonnellate di prodotto irregolare sequestrato e 20 gli esercizi commerciali chiusi su tutto il territorio nazionale.
Come spiegato nel corso della conferenza stampa nazionale, l’operazione si è distinta in una prima fase di “analisi”, in cui sono state acquisite le informazioni sul territorio ed effettuati i controlli necessari ad individuare i target, sia a terra che in mare, per la fase successiva. A questa ha fatto seguito una seconda fase “operativa”, di contrasto diretto all’attività di pesca illegale, nonché di vigilanza sulla grande distribuzione e sugli esercizi commerciali, finalizzata a scongiurare i rischi per i consumatori, sia sotto il profilo commerciale che di sicurezza alimentare.
Pertanto “con l’operazione complessa Senza Traccia, la guardia costiera anche quest’anno rinnova il suo impegno per garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti. L’obiettivo è quello di tutelare, sotto la direzione del Ministero, la risorsa ittica, i consumatori ma anche il comparto pesca, un settore strategico per il nostro Paese”, così ha commentato il comandante generale, ammiraglio Carlone, a margine della conferenza.
In particolare, nell’ambito della predetta operazione complessa i militari della direzione marittima di Pescara, impegnati sull’intero territorio di giurisdizione, sia costiero che dell’entroterra, hanno proceduto al sequestro di circa 760 Kg di prodotti ittici vari e 4 attrezzi da pesca, comminando un totale di 74.000 € circa di sanzioni.
Tra le violazioni più comunemente riscontrate figurano le carenze, talora anche gravi, in materia di etichettatura e tracciabilità dei prodotti.
“I controlli sulla filiera della pesca vengono svolti quotidianamente dalla Guardia Costiera con il fine di tutelare il consumatore finale e la risorsa ittica, ma anche nell’interesse degli operatori del settore che operano nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti”, ribadisce il direttore marittimo di Pescara.