L’Aquila. “Anche per l’A.A. 2022/2023 le premesse per la copertura delle risorse per le borse di studio universitarie sono preoccupanti. Secondo i dati, sono più di 2300 gli studenti che risultano idonei non beneficiari, di cui 169 a Teramo, 650 a L’Aquila e 1524 nella sola Università Chieti-Pescara. Numeri importanti che richiederebbero uno stanziamento che va oltre i 4 milioni di euro annunciati dal governo regionale negli ultimi giorni. Quindi, nonostante che dopo diversi anni vengano inseriti nelle previsioni di spesa i fondi per le borse di studio, a seguito del mio impegno nel portare la discussione in Consiglio regionale, non possiamo certo dire che la questione sia risolta.
Anzi, mentre a breve sarà erogata la prima rata delle borse dell’anno accademico in corso, in questi giorni continuo a ricevere tantissimi messaggi da studenti e famiglie che aspettano ancora la borsa di studio dell’anno 2021/2022. Parliamo di oltre 630 studenti dell’Università di Chieti-Pescara che sono disperati e rischiano di dover rinunciare agli studi”.
La Consigliera regionale M5S Barbara Stella torna ad occuparsi del problema borse di studio universitarie, e continua, “il rischio concreto, dati alla mano, è che i fondi annunciati non basteranno affatto a garantire la copertura totale delle borse col rischio di innescare, di nuovo, una situazione di incertezza estenuante e ingiusta per molti giovani che non è degna di un governo regionale che ha sbandierato in tutte le sedi di avere a cuore il futuro dei nostri studenti. Oltre al problema della copertura totale delle borse del 2022/2023, la regione ha il dovere di risolvere al più presto la situazione dei 630 studenti ancora in attesa della borsa dello scorso anno. Per loro cosa ha intenzione di fare? Siamo ad un paradosso inaccettabile con studenti di serie A e di serie B, nonostante il diritto allo studio sia riconosciuto e garantito dalla nostra costituzione”.
E conclude, “È evidente che questa maggioranza di centro destra non si rende conto dell’enorme peso che grava su tante famiglie che affrontano già le numerose difficoltà economiche dovute al caro vita, alle quali si aggiunge l’ingiustizia di non vedere garantito il diritto allo studio per propri figli, nonostante abbiano tutti i requisiti di merito e di reddito. La sessione di bilancio è appena iniziata e sulle borse di studio chiederò chiarezza e fatti concreti. Di promesse, annunci e cambi di rotta dell’ultimo momento ne abbiamo sentiti e visti già troppi. Vedremo se la regione farà il suo dovere fino in fondo o lascerà ancora una volta i nostri studenti universitari in balìa delle onde”.