Nelle città e nei Comuni, per via del risparmio energetico, clima elettrico, sorti appese al filo e bilanci tracciati al buio: si naviga a vista. Chi amministra, suo malgrado in bolletta, va a corrente alternata e viene visto sotto una luce diversa, lontana da quella della ribalta: c’è pericolo, con questo andazzo, che spariscano gli amministratori illuminati? Il gioco vale davvero la candela? Siccome si rischia lo scivolamento verso l’oscurantismo è auspicabile il ritorno alla ragione, alla cosiddetta età dei Lumi e quindi, di fatto, all’Illuminismo: chi ragiona illumina sé stesso e gli altri, producendo energia per due e quindi risparmiando. É l’unica misura razionale, al netto dell’attuale razionamento dell’energia, per scongiurare le tenebre e fare in modo che le città si incamminino, in questa lunga notte dell’emergenza, verso un futuro di nuovo luminoso, tornando finalmente a brillare di luce propria e non di quella, riflessa, di pochi lampioni accesi. Solo così si tornerà a fare chiarezza su questi anni bui, molto bui, pieni di gente confusa e di luce appena soffusa. Vivendo oggi in un cono d’ombra che ci confonde e, soprattutto circonfonde, ci auguriamo che risplenda la fiamma della speranza e che non si brancichi nella ricerca di lampade votive, finalizzate cioè solo al voto delle urne. Restiamo alla finestra (e al buio, ovviamente) ma con una certezza: sulle eventuali novità non vi terremo all’oscuro.