Mbappé, Griezmann, Thuram…giù dalla torre Eiffel: la caduta degli Dei, a ritmo di Blues. La sconfitta è una medicina amara da ingerire e la presa della Pastiglia dura da mandar giù perché la grandeur è stata abbattuta da una minuscola Pulce che ha giocato ripetuti tiri mancini.
Nei santuari del calcio francese, dopo la sconfitta, in piazza i tifosi protestanti si lamentavano: “Parigi valeva bene una Messi’. Tra i fan più vivaci c’erano, e si capisce, diversi adirati arabi che, dopo il Mundial del Qatar, hanno ammesso: “É stato come costruire una cattedrale nel…deserto’.
Superati mari e monti per arrivare in finale, i transalpini, purtroppo per loro, al termine della contesa sono andati giù come un Arc de Tonf.
Sul fronte argentino, invece, euforia a suon di tango, con ballo che vedeva diversi debuttanti. Ai rigori l’eccitazione del pallone era enorme ma, al momento di metterlo dentro, i calciatori non hanno granché accusato l’ansia da prestazione. La celebre soubrette di origini argentine, Belen Rodriguez, la regina della curva, ha esclamato: “Tu sì que vales!”
Unica stonatura, nella musica argentina, il colpo di mano del portiere Martinez che, a gara terminata, ha lanciato il guanto di sfida con un atteggiamento sin troppo cazzuto.