Chieti. Il decreto che istituisce la nuova composizione del Centro operativo comunale di Chieti e l’ordinanza che lo attiva sul dissesto idrogeologico, unitamente agli interventi per i quali c’è un finanziamento di 5 milioni di euro, sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Diego Ferrara, e dall’assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzione Stefano Rispoli, presenti fra gli altri il dirigente comunale della Protezione civile e settore urbanistica, Carlo Di Gregorio,Marco Papponetti, funzionario dell’Agenzia regionale di protezione civile e Antonio Mancini per le associazioni di volontariato. Come ha spiegato Rispoli “si agirà su più fronti, sulla collina zona nord per 2 milioni di euro e sarà il primo intervento e per tale ragione – ha detto l’assessore – abbiamo accelerato questo percorso con il Coc e una serie di attività. Altri 500 mila euro riguarderanno un’ampia attività di pulitura dei fossi. In passato nacque il Progetto Chieti per il dissesto idrogeologico e alcuni interventi sono stati compiuti, ma non sono abbastanza a fronte della situazione trovata e a quella che sta emergendo proprio dai monitoraggi che abbiamo attivato in questi due anni di governo”.
“Con il nuovo Coc abbiamo strutturato un organismo in grado di dialogare anche amministrativamente con la Protezione civile regionale e gli altri enti, che fa capo a funzionari e dirigenti comunali – dice Ferrara. Lo inauguriamo su un tema che ci è caro dall’inizio del nostro mandato, il dissesto idrogeologico, perché nonostante non esista un imminente allarme, è grande la nostra preoccupazione per la salvaguardia del territorio comunale a causa di una vulnerabilità e fragilità conosciuta da decenni. Abbiamo deciso di agire in modo concreto, facendolo attraverso la protezione civile e compiendo tutti i passi capaci di assicurare alla città più colpita dal fenomeno non solo attenzione e monitoraggi costanti, ma anche risorse ulteriori per affrontare la situazione e, ove possibile, risolvere. Una delle prime riunioni fatte da sindaco ha riguardato i condomini di via Don Minzoni, su cui pre-esistevano ordinanze di demo-ricostruzione che attendevano fatti per divenire operative, noi le abbiamo applicate lì e replicate anche in altre zone colpite sempre in quell’area, dove c’erano palazzi che sono stati evacuati e altri abbandonati spontaneamente per evidenti vulnerabilità strutturali su cui si sta intervenendo”. “Di fronte a tale situazione ho voluto prendere contatti con la Protezione civile regionale a ottobre – ha proseguito – per avere chiaro il quadro delle possibilità di intervento e per porre sotto l’attenzione della Regione la situazione che a nostro giudizio deve essere valutata bene. La premura che oggi interessa via Fontevecchia, via Arenazze e via Gran Sasso, vogliamo estenderla anche ad altre vie non solo centrali della città e cominceremo ad agire non solo con gli interventi fissati, ma anche con la prevenzione. L’idea è quella di dare piena consapevolezza ai cittadini su cosa l’Amministrazione sta facendo per il dissesto idrogeologico, nonché sul monitoraggio che abbiamo attivato e potenzieremo per la prevenzione di qualsiasi rischio e anche al fine di evitare allarmi ingiustificati”.