L’Aquila. Nella popolazione di età 60-79 anni, per i non vaccinati il tasso di mortalità risulta quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con booster e cinque volte e mezzo rispetto ai vaccinati con quarta dose da meno di 120 giorni. Lo rileva il report esteso dell’Istituto superiore di sanità ‘Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale’ aggiornato al 14 dicembre.
Nella popolazione degli over-80, invece, evidenzia l’Istituto superiore di sanità, per i non vaccinati la mortalità risulta quasi sei volte e mezzo più alta rispetto ai vaccinati con dose addizionale/booster e rispettivamente dodici volte e cinque volte più alta rispetto ai vaccinati con seconda dose booster da meno di 120 giorni e da oltre 120 giorni.
La campagna vaccinale anti-Covid in Italia è iniziata il 27 dicembre 2020: al 14 dicembre 2022, sono state somministrate complessivamente 143.103.056 dosi, di cui 47.328.331 prime dosi, 49.999.508 seconde/uniche dosi, 40.394.895 terze dosi e 5.380.322 quarte dosi. La popolazione over 80 con la seconda dose booster entro e da oltre 120 giorni si attesta rispettivamente al 13% e al 28%. Lo rileva il report esteso dell’Istituto superiore di sanità ‘Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale’ aggiornato al 14 dicembre.
Sempre al 14 dicembre, sottolinea l’Istituto superiore di sanità, “solo lo 0,1% e 0,7% della popolazione ha, rispettivamente, completato il ciclo primario e ricevuto la dose addizionale/booster da meno di 120 giorni. Il 13% della popolazione con età compresa fra 60-79 anni ha ricevuto la seconda dose booster da meno di 120 giorni, mentre solo il 7,3% l’ha ricevuta da oltre 120 giorni”.