La notizia, per il clamore, ha già mandato in orgasmo un po’ di gente: la città natale, a Natale, darà un premio all’attore di film per adulti Rocco Siffredi. L’annuncio ha subito suscitato eccitati dibattiti: membri di associazioni contrarie parlano di ‘passo falso, piede in fallo e scelta fallace’
Dichiarano invece i tifosi di Rocco: “Sul suo pennone ha tenuto alta la nostra bandiera”
Perché, si chiedono i fans, fare tanti pipponi su un personaggio capace di mostrare ogni giorno i suoi mirabili attributi? Perché questo astio verso un uomo che ha saputo penetrare così nel profondo i segreti del suo lavoro? Rocco è un tipo tosto, molto tosto. Non ha mai mancato una volta – dicasi una volta – l’obiettivo della vita (che ha avuto sempre ben visibile) dandoci dentro con determinazione e tenendo sempre duro. Sul set lascia dietro di sé il seme della sua opera e dà vita, infaticabile, al concepimento di acrobatiche trame. I copioni dei film? Attori e attrici sono così compenetrati, all’interno del corpo scenico, che gli uni entrano nelle altre per calarsi nei personaggi, creando vertiginosi intrecci da spezzare il respiro.
Sul lavoro, nonostante la fatica, Rocco non si lamenta mai: tutt’al più, emette lievi gemiti, in segno di piacere per una professione che sente dentro di sé come carne viva e palpitante.
Per lui il premio non è affatto una proposta indecente tanto che ha accettato subito rivendicando le origini con parole testualmente esplicite: “Non dimentico da dove vengo”
I fans più audaci prevedono, in futuro, la realizzazione di un busto riproduttivo dell’attore: bello, alto e soprattutto ben eretto. Del resto, egli è molto legato alla sua città in cui viene spesso: ingeneroso dargli dell’uccel di bosco.
L’obiezione finale dei suoi detrattori? “Fa un lavoro che non rispecchia i valori sociali”
Replica dei sostenitori: “Sarà pure ma pochi sono riusciti a sfondare come ha sfondato lui…”
Nel dibattito ciascuno resta nella propria posizione ma lui la cambia con disinvoltura e senza tabù. Senza colpo venire.