L’Aquila. “Un appello accorato quello del Comune dell’Aquila” commenta in una nota il presidente della provincia, Antonio Del Corvo, “sono convinto che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco, Massimo Cialente, sia rispettosa delle regole in vigore. È ben noto, infatti, che la legge e la delibera CIPE che regolano l’accreditamento delle somme è la stessa per tutti gli enti beneficiari della programmazione, meglio nota come “Scuole d’Abruzzo – Il futuro in sicurezza”. La Provincia, a questo punto, si mette a disposizione del Comune dell’Aquila per trasferire il know-how, acquisito in questi anni di duro lavoro”. Prosegue Del Corvo, “l’incompetenza dimostrata nella capacità di spesa dell’Amministrazione comunale dell’Aquila può essere sopperita, con umiltà e con spirito di servizio, qualora la stessa decida di chiedere collaborazione agli altri enti. Solo abbandonando le sterili polemiche artatamente costruite per scaricare le responsabilità agli altri, si può pensare al bene dei cittadini aquilani, i quali pretendono fatti e non continue giustificazioni per tutto ciò che non si è riuscito a realizzare, pur avendone i mezzi. Non voglio neanche credere che a distanza di cinque anni vengano cambiate le regole create da una costante giurisprudenza della Corte dei Conti che non opera più in sede di controllo preventivo di legittimità, vista la cessazione della fase di commissariamento, ma rimane titolare del controllo a posteriori sugli atti dei Comuni. Cambiare le regole in corsa, implica disparità di trattamento con evidenti storture a danno della collettività”. Conclude la nota del presidente della provincia, “inoltre, vorrei ricordare all’Amministrazione comunale che l’Ufficio Speciale è nato a seguito di una convenzione firmata davanti al Ministro delegato e che porta, tra le altre, anche la sigla della Provincia. Se gli amministratori del Comune dell’Aquila persistono nel considerare l’Ufficio Speciale una “struttura comunale” e, Paolo Aielli, un dipendente del Comune, imporranno alla Provincia dell’Aquila il ritiro della firma dalla convenzione, con conseguente smantellamento dello stesso. Non credo sia questo l’obiettivo di tutti noi”.