L’attore comico Christian De Sica si è perso in un bicchiere di vino?
Il pregevole ‘rosso’ abruzzese è stato definito dal comico ‘M…a’ (motto gastroscopico più che enogastronomico) e per questo De Sica è rimasto…imbottigliato nella polemica. E’ stato seppellito dalle piccate reazioni di un’intera Regione all’insegna di un: ‘In vino peritas’. Contro l’attore dai social si è levato un controcanto, degno di un vecchio ma vigoroso vinile, frizzante e aggressivo come un ‘rosso’ d’annata: un vero giro di vite. I coltivatori, che sono diretti per definizione, non gliel’hanno perdonata e, con altre categorie, lo hanno fatto a sorsate. Una vendemmia di rimproveri comprensibile, visto che per l’Abruzzo la vite è la vita e la vigna un luogo di orgoglio e lunghe tradizioni.
I commenti contro il comico sono arrivati a grappoli e tutti con un retrogusto amaro. Il motto di spirito sul vino aveva un basso grado di ilarità: né alto né, quel che è peggio, …alticcio.
La giustificata reazione dell’Abruzzo deve aver mandato di traverso al comico il cinepanettone (farcito con l’epiteto escrementizio che fu già del generale transalpino Pierre Cambronne: insomma, un francesismo). Ma ora in alto i calici. Di Montepulciano d’Abruzzo.