Pescara. “La riqualificazione delle aree di risulta di Pescara con la localizzazione della nuova sede della Regione Abruzzo è un esempio straordinario della politica del fare che restituirà vitalità non solo alla città, ma all’intera fascia adriatica che avrà la sua capitale economica. L’acquisizione di quei 13 ettari è stato il frutto lungimirante del sottosegretario alle Infrastrutture Nino Sospiri e del sindaco Pace; chi ha amministrato negli anni a seguire ci ha lasciato un tassello di quell’enorme puzzle che è la riqualificazione di quelle aree; oggi tocca a noi fare sintesi e far partire i lavori con un know how chiaro. Perché dopo milioni di tentativi, tutti sanno che il Project Financing non funziona, tutti sanno che, per un simile progetto, 16 milioni di euro non basterebbero mai, tutti sanno che una mediateca-biblioteca, nell’era della rete globale, sarebbe un misero flop, tutti sanno che la discesa in campo della Regione Abruzzo significa aver voltato pagina nel dare un futuro alle aree di risulta”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento al progetto della realizzazione della nuova sede della Regione sulle aree di risulta alla vigilia della seduta straordinaria del Consiglio comunale.
“La politica del ‘non-fare’ non ha mai premiato alcuno, men che meno chi amministra, in maggioranza od opposizione – ha commentato il Presidente Sospiri -. La stipula del Protocollo d’intesa lo scorso settembre tra Regione e Comune, con cui abbiamo sugellato la previsione della sede della Regione Abruzzo sulle aree di risulta, segna un punto di non ritorno, quella struttura si farà, indietro non si torna, e parliamo di una scelta che ha un valore storico, destinato a cambiare il volto di una fetta centrale della città. Parliamo della concretizzazione di una proposta che ha radici lontane, un’idea forte in cui ho sempre creduto, che sostengo, che da più parti può trovare condivisione e che oggi finalmente potrà trovare soprattutto realizzazione. Posizionare una struttura istituzionale di primo livello significa dare un’identità a quello che oggi è un vuoto urbano strategico, attribuendogli la centralità che merita a vantaggio anche del Centro commerciale naturale di Pescara che ritroverà in questo modo la sua anima propulsiva, dando forma e sostanza a un provvedimento urbanistico-edilizio pubblico sulla città di Pescara che contribuirà a dare una vocazione istituzionale al cuore pulsante del territorio, le aree di risulta.
La realizzazione della sede unica della Regione su 9mila metri quadrati della superficie, dinanzi alla stazione ferroviaria centrale, quale porta d’ingresso al Centro commerciale naturale, significa innanzitutto accorpare in un unico fabbricato tutte le decine di uffici oggi sparpagliati in varie zone del territorio, agevolando e facilitando la loro accessibilità e raggiungibilità per il cittadino. In secondo luogo parliamo di una sede destinata diventare anche un simbolo, un punto di riferimento, l’immagine di Pescara, una scelta coraggiosa che ho sempre sostenuto, avanzato, riproposto. E oggi tutta la politica deve concentrarsi sul come rendere quel progetto straordinario, sulle scelte di logistica, sull’organizzazione interna, sulle misure utili per garantire che le luci di quella sede istituzionale di prestigio non si spengano mai, giorno e notte, che possa diventare un centro propulsivo di idee, di progetto, di fermento culturale, un Laboratorio Istituzionale, ben sapendo che i tempi sono in continua evoluzione, e che la scelta del Governo Marsilio non ha punti di debolezza. Dalla politica – ha aggiunto il Presidente Sospiri – oggi non ci aspettiamo ostacoli, né intoppi, né impedimenti, ma condivisione e capacità di dettagliare la propria visione, ricordando che i cittadini si attendono da noi proposte costruttive non demolizioni urbanistiche o progettuali”.