L’Aquila. “Lunedì 12 in consiglio comunale il sindaco finalmente risponderà alla interrogazione a mia prima firma sulla sede unica comunale e sulle sedi diffuse, sui fitti passivi, sui 35 milioni assegnati dal Cipe. Gli uffici comunali, la loro organizzazione, hanno una grande importanza per i cittadini, le imprese, le famiglie. Il Comune eroga ogni giorno servizi e deve essere un facilitatore della vita quotidiana dei cittadini. Gli uffici comunali in passato erano divisi in diverse sedi; prima del sisma erano ripartiti tra Palazzo Margherita, Via Sassa, Via Roma, Via Rocco Carabba e l’ex asilo di via Scarfoglio oltre naturalmente l’autoparco. Il terremoto ha acuito la frammentazione che incide direttamente e pesantemente sui costi di mantenimento delle strutture, sull’erogazione dei servizi, sulla qualità dei luoghi di lavoro per i nostri dipendenti. Il terremoto aveva azzerato le sedi di quasi tutti gli uffici pubblici che trovarono una prima disponibilità nella scuola Allievi della Guardia di Finanza. Sindaco e vicesindaco in varie interviste hanno annunciato una “sede diffusa” in sostituzione della già programmata e finanziata sede unica. Ma su questo tema non si può essere generici e approssimativi. Le domande contenute nella interrogazione a mia prima firma e sottoscritta da consiglieri di tutti i gruppi di minoranze tendono a fare chiarezza:
1. con quale atto amministrativo il sindaco e la giunta hanno annullato l’iter per la realizzazione della sede unica; 2. Cosa si intenda per “sede diffusa”; 3. Se esiste un progetto definito di ripartizione di settori, servizi, uffici e personale in vari immobili del centro storico, della periferia, delle frazioni; 4. Quale è il piano per eliminare i fitti passivi e a quanto ammontano complessivamente e singolarmente per ogni sede;5. A carico di chi è la spesa per le sedi di Via Avezzano (proprietà Rotilio), Via Roma (proprietà Del Tosto), Via XX Aprile ((proprietà Ferella) e Via Aldo Moro, via Ulisse Nurzia (proprietà Gizzi) e Palazzo Fibbioni (proprietà Rivera); 6. Quale è lo stato della ricostruzione pubblica degli immobili destinati alla cosiddetta “sede diffusa“ ;7. In quali tempi si intende realizzare la “sede diffusa” e se è prevista la realizzazione di parcheggi per l’utenza e per il personale in prossimità dei singoli immobili; 8. Con quale atto è stata chiesta al CIPE la rimodulazione dei fondi e con quale delibera il CIPE ha dato il proprio assenso; 9. Se ci sono stati altri storni dalla provvista per la sede unica e si si, con quali atti sono stati richiesti, cosa ha disposto in merito il CIPE e per quali opere sono stati assegnati.
Nel post terremoto alla inagibilità di Palazzo Margherita e di via Sassa e nella necessità di reperire ulteriori spazi, si è posto rimedio con Palazzo Fibbioni e le nuove sedi di via Avezzano, via XXV Aprile, via Ulisse Nurzia, Villa Gioia e infine anche via Aldo Moro .
Attualmente gli uffici ed il relativo personale sono distribuiti nelle seguenti sedi:
Palazzo Fibbioni ove hanno sede anche gli uffici del Sindaco e Vicesindaco;
Via Avezzano ove sono ubicati gli uffici per la ricostruzione e quelli per la pianificazione territoriale e l’edilizia;
Via Scarfoglio dove sono ubicati gli uffici della Polizia Municipale;
Via Roma dove sono ubicati gli uffici dell’anagrafe e stato civile;
Via XXV Aprile dove sono gli uffici dell’ambiente, progetto case, usi civici
Via Aldo Moro dove sono gli uffici del sociale;
Via Ulisse Nurzia dove sono gli uffici del Ricostruzione Pubblica;
Villa Gioia dove sono gli uffici finanziari e dei tributi.
Nel Piano di Ricostruzione della Giunta Cialente fu individuato un Polo Amministrativo dove già insistevano gli uffici del Tribunale, la Corte d’Appello nell’ex stazione L’Aquila-Capitignano, gli uffici Finanziari e del Segretariato Regionale Beni Culturali in Via Filomusi Guelfi. Per questo venne individuata l’area dell’autoparco, di proprietà comunale, la cui zona nel tempo ha cambiato destinazione da artigianale a commerciale, residenziale e servizi. Questo concetto era ulteriormente rafforzato dalla vicinanza della Stazione ferroviaria in uno con gli investimenti per le fermate intermedie di S.Gregorio, Bazzano, Sassa: una sorta di metropolitana di superfice utile per raggiungere la sede del Comune. Vi era inoltre la possibilità di realizzare un grande parcheggio multipiano nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo già demolito per fare spazio all’attuale parcheggio a raso confinante con il sito e l’ampliamento della ex stazione L’Aquila-Capitignano.
A Palazzo Margherita restavano, in quella visione, gli uffici istituzionali (Consiglio, Sindaco, Giunta, Gruppi consiliari) e gli uffici della cultura: il nostro bellissimo Palazzo, restaurato e rinforzato, a cui veniva affidata accanto alla sua missione storica di sede del Comune, anche quella di apertura al pubblico ospitando mostre e iniziative varie. Con delibera 135/2012 il CIPE, riconoscendo la fondatezza del ragionamento sancito nel Piano di Ricostruzione, assegnava al Comune dell’Aquila la somma di € 35 milioni per la realizzazione della sede unica del Comune ricompresa tra i progetti strategici della stessa delibera. Poi sono sati fatti tutti i passaggi necessari dal 2013 al 2015, verifiche, relazioni geologica e sismica, e -ivi compresa- la sottoscrizione di un protocollo d’intesa in data 17 giugno 2014 tra il Comune d’Aquila, l’Ordine Nazionale degli Ingegneri (CNI) e l’Ordine Nazionale degli Architetti (CNAPPC). Il 31/5/2017 venne consegnato il corposo documento commissionato dal Comune all’Università dell’Aquila, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale, condotto da una equipe di esperti del settore coordinati con il ruolo di responsabile, dal Prof. Ing. Maurizio Leopardi.
Con delibera n. 490 del 02/12/2016 la Giunta Comunale ha approvato il Documento Preliminare di Progettazione così come aggiornato dal RUP del Comune completo di un primo dimensionamento degli spazi edilizi necessari ad insediare i dipendenti comunali afferenti agli uffici.
Il vicesindaco Daniele Raffaele in sede di Commissione di garanzia, convocata il 27 ottobre 2022, per approfondire i gravi ritardi nella ricostruzione di Palazzo Margherita, ha affermato che “la sede unica non è obiettivo di questa amministrazione” ed ha aggiunto che l’amministrazione “punta ad una sede diffusa”.
Sempre nella medesima riunione della Commissione di garanzia abbiamo appreso che i fondi pari a circa 2 milioni necessari per lo stralcio della torre civica dall’appalto integrato per la sede di Palazzo Margherita, sono stati richiesti dal fondo assegnato dalla Delibera CIPE 135/2012 per la sede unica comunale. Tutto questo mentre numerosi uffici del Comune continuano a rimanere in sedi disorganiche e di proprietà privata con oneri sulla spesa pubblica e fitti passivi a carico delle finanze pubbliche”. Così l’onorevole Stefania Pezzopane, consigliera comunale, interviene sulla questione della sede unica del comune, oggetto di una interrogazione delle minoranze che verrà discussa lunedì mattina in consiglio comunale.