L’Aquila. L’arrivo del maltempo con pioggia e neve è una manna per l’Italia a secco in cui nell’ultimo anno è caduta quasi 1/3 di acqua in meno (-30%) che ha provocato una grave siccità con drammatici effetti sull’agricoltura ma anche rischi per gli usi civili ed industriali. Ma i violenti temporali portano rischio frane e alluvioni in 9 comuni su 10. È quanto afferma la Coldiretti.
“Mancano all’appello – stima l’associazione – almeno 50 miliardi di metri cubi di acqua per effetto di un 2022 che resta straordinariamente siccitoso nonostante le precipitazioni del mese di novembre che sono risultate leggermente al di sopra della media storica. Non solo dunque disagi e danni, l’arrivo della pioggia e della neve – continua la Coldiretti – è dunque importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nelle montagne dove i ghiacciai perdono di superficie e spessore.
Le precipitazioni però – sottolinea l’associazione – per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti in un Paese come l’Italia dove piu’ di nove comuni su dieci (93,9%) hanno parte del territorio a rischio idrogeologico. Positiva – conclude la Coldiretti – è la presenza della neve per incentivare il recupero delle risorse idriche nelle montagne ma anche favorire la produzione di grano, secondo il vecchio adagio contadino ‘sotto la neve il pane'”.